Papiri di Ercolano: nuova sensazionale scoperta.
I Papiri di Ercolano sono un corpus di oltre 1800 papiri trovati a Ercolano in una villa, carbonizzati dalla eruzione del Vesuvio del 79.
Contengono principalmente testi filosofici e riguardano soprattutto il filosofo epicureo Filodemo di Gadara.
Per la maggior parte oggi sono conservati nella Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III al Palazzo Reale di Napoli.
L’elenco ufficiale riporta 1 814 rotoli e frammenti, dei quali 1 756 furono scoperti nel 1855.
Al 1986, l’inventario ufficiale riportava 1 826 papiri.
Oltre 340 sono quasi completi, circa 970 sono in parte danneggiati e in parte leggibili, più di 500 sono solo frammenti carbonizzati.
Papiri di Ercolano: le ultime scoperte
Grazie all’uso delle nuove tecnologie, i ricercatori del progetto Greek Schools sono riusciti a estrarre nuove informazioni dai famosi papiri di Ercolano, rotoli semi carbonizzati dall’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo, che contengo testi filosofici e la Storia dell’Accademia di Atene.
I ricercatori sono riusciti a decifrare oltre mille parole mai lette prima, circa il 30% del testo, tra le quali è emerso anche il luogo esatto della sepoltura di Platone.
Le nuove informazioni raccolte hanno rivelato parti fondamentali della vita del grande filosofo greco, allievo di Socrate e maestro di Aristotele.
Nei dieci frammenti analizzati, viene raccontato di come Platone fu venduto come schiavo sull’isola di Egina tra il 404 avanti Cristo, quando gli Sparta conquistò l’isola, e il 399 avanti Cristo, subito dopo la morte di Socrate.
Finora si riteneva che Platone fosse diventato uno schiavo nel 387 avanti Cristo, durante il suo soggiorno alla corte di Dioniso I di Siracusa.
Inoltre, i testi svelano che fu sepolto nel giardino a lui riservato nell’Accademia di Atene, vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse, le dee ispiratrici delle arti, e che Platone fu molto critico rispetto alle capacità di una musicista originaria della Tracia, considerata dai greci antichi come una zona di barbari.
Infine, sono state trovate nuove informazioni rispetto alla corruzione dell’oracolo di Delfi da parte del filosofo Eraclide Pontico e trovato il nome corretto di Filone di Larissa, allievo del grammatico Apollodoro di Atene, chiamato in realtà “Filione”.
Il progetto Greek Schools, finanziato dall’Unione europea, è nato nel 2021 da una collaborazione tra l’università di Pisa, l’istituto di Scienze del patrimonio culturale, l’istituto di linguistica computazionale Antonio Zampolli del Consiglio nazionale delle ricerche e la Biblioteca Nazionale di Napoli, dove sono conservati i papiri di Ercolano.
Lo scopo dell’iniziativa è di realizzare la versione più completa della Rassegna dei filosofi di Filodemo di Gadara, la più ancora storia della filosofia greca giunta fino a noi e conservata nei papiri.