Dopo il lavoro di due commissioni nominate ad hoc, Papa Francesco annuncia il cambiamento della legge canonica: aperti alle donne i ministeri laicali, ossia il letterato e l’accolitato. Le donne, da oggi, potranno rivestire ruoli ufficiali nel corso delle funzioni religiose.
Al momento, però, resta fuori discussione il sacerdozio, interdetto per le donne da tutti i Pontefici fino ad ora. Una commissione sta invece lavorando alla possibilità di aprire il diaconato in futuro.
I ruoli ufficiali aperti anche per le donne sono, appunto, il lettorato e l’accolitato, ossia il leggere le scritture sull’altare — non il Vangelo — e l’assistenza al sacerdote. Una serie di pratiche, nei fatti, già aperte ufficiosamente alle donne senza il riconoscimento della Chiesa. Da oggi, invece, queste funzioni sono anche femminili per la legge canonica.
Questo cambiamento, però, almeno secondo le dichiarazioni del Papa, non deve essere considerato un passo in avanti verso l’apertura per le donne del sacerdozio. Ciò, come lo stesso Papa Francesco aveva sottolineato lo scorso ottobre, resta assolutamente fuori discussione. Il Papa dichiarò ad ottobre, infatti, che fosse necessario dare più spazio alle donne nella Chiesa “senza cadere in clericalismi che annullano il carisma laicale e rovinano la faccia della Chiesa“.
La legge canonica è stata, quindi, sì cambiata ma nei confronti di pratiche che, nei fatti, vengono già da lungo tempo affidate alle donne.
Papa Francesco apre i ministeri laicali alle donne: le sue dichiarazioni
In merito a questa apertura, il Papa scrive: “si è giunti in questi ultimi anni ad uno sviluppo dottrinale che ha messo in luce come determinati ministeri istituiti dalla Chiesa hanno per fondamento la comune condizione di battezzato e il sacerdozio regale ricevuto nel Sacramento del battesimo; essi sono essenzialmente distinti dal ministero ordinato che si riceve con il Sacramento dell’Ordine.
Anche una consolidata prassi nella chiesa latina ha confermato, infatti, come tali ministeri laicali, essendo basati sul Sacramento del Battesimo, possono essere affidati a tutti i fedeli che risultino idonei, di sesso maschile o femminile“.
Non resta da chiedersi se nel 2021 questo cambiamento possa ritenersi davvero passo in avanti per la Chiesa cattolica o solo una concessione — piuttosto tardiva— nei confronti di una prassi consolidata.