Paolo Sorrentino, il noto regista, sceneggiatore e scrittore italiano, si riunisce per una chiacchierata da Roma. Il regista ha partecipato all’omaggio del regista partenopeo organizzato dalla 25 esima edizione di Capri, Hollywood – The International film festival, in versione on line. Il Capri Hollywood International Film Festival è un festival cinematografico internazionale che si svolge annualmente a fine dicembre, inizio gennaio a Capri.
Paolo Sorrentino partecipa alla 25esima edizione di Capri Hollywood The International film festival “A Napoli ho rubato l’ironia”
“Antonio Capuano per me è un idolo. Mi ha insegnato a scrivere per il cinema trasmettendomi entusiasmo e gioia per questo lavoro. E dalla mia Napoli ho rubato l’ironia”, afferma Paolo Sorrentino nella participazione della 25esima edizione Capri Hollywood The International film festival. ”Antonio mi spedì dal produttore Gianni Minervini consigliandomi : vai e fai una contrattazione durissima. Minervini disse: sono 7 milioni. E io risposi, va bene, arrivederci. Fine della contrattazione. Avrei detto sì anche per settemila lire!” continua il regista.
Tutti sapevano che non poteva mancare la presenza di Paolo Sorrentino per onorare l’ottantenne maestro Antonio Capuano. Capuano è stato molto importante per la carriera di Sorrentino. Il debutto come sceneggiatore nasce con Polvere di Napoli, nel 1998 co-scritto e diretto dallo stesso Antonio Capuano.
”Crescere a Napoli è stata una palestra importante. Quello che ho ereditato, che ho potuto rubare e mettere a frutto nel lavoro è l’ironia, se dovessi scegliere una parola per una città, che è naturalmente anche molto altro, sarebbe proprio ‘ironia’.
La incontri sistematicamente in chiunque. A Napoli prima ancora che sentirsi attori le persone si sentono comici. Questo è un male perché quando sei di cattivo umore può far sembrare il mondo distante, ma è un bene perché ti mette in una relazione sana e continuamente sdrammatizzante con la vita”, commenta Paolo Sorrentino dopo averla lasciata 15 anni anni fa.
”Paolo è un uomo dolcissimo, anche se non ve ne accorgete – dice Capuano – Ho dei ricordi molto teneri delle sue visite sul set di Polvere di Napoli: se ne stava in disparte e mi diceva, Antò posso guardare l’immagine?” ”Se dovessi scegliere un suo film? – risponde ‘l’allievo’ – Su tutti Pianese Nunzio.
La conclusione del dialogo tra Antonio Capuano e Paolo Sorrentino è un commento che entrambi condivido: il cinema dovrebbe essere basato sull’allegria e sul rigore.