Esattamente 200 anni fa, il 30 giugno 1820, nasceva a Napoli Paolo De Sangro, nipote del più famoso Raimondo di Sangro, il principe della cappella Sansevero.
Una figura forse molto poco conosciuta quella di Paolo De Sangro; egli è stato un ufficiale dell’Esercito delle Due Sicilie.
La famiglia da cui proviene, la famiglia Di o De Sangro, è stata una famiglia di nobili origini. Esponenti di questa famiglia ebbero anche cariche statali ed ecclesiastiche. Le origini della famiglia sono molto antiche; di certo, le prime notizie risalgono all’anno 856 con Berengario, primo conte dei Marsi. La contea dei Marsi era vastissima in quanto comprendeva la valle Spoletana, la regione Marina, la Salina, la Valeria e buona parte degli Abruzzi.
Nel 1093 Oderisio ottenne la contea di Sangro, dalla quale il casato prese il nome e tutti i discendenti potettero fregiarsi del titolo di conte concesso secondo le usanze longobarde.
Tornando a Paolo De Sangro, oltre alla professione che intraprese come militare, egli era anche un intellettuale; era appartenente, infatti, alla famosa Accademia dell’Arcadia.
Nipote del celebre Raimondo di Sangro, principe di San Severo, che ha ideato e commissionato la cappella Sansevero di Napoli, Paolo di Sangro era il figlio di Gianfrancesco e della sua terza moglie Maria Giuseppa Calà Lanzina y Ulloa dei duchi di Lauria.
Paolo fu un forte sostenitore borbonico; e da tale, morì in battaglia il 5 febbraio 1861. La morte avvenne durante l’assedio di Gaeta, in un bombardamento avvenuto da parte esercito sabaudo che provocò l’esplosione di munizioni e polvere da sparo; oltre al De Sangro, morì in quella stessa battaglia anche il generale Francesco Gaetano Traversa.
La famiglia De Sangro possedeva anche un motto, che ancora oggi si legge a Napoli, e comune a tutte le linee della casata sia principali che secondarie: Unicum Militiae Fulmen.