Panchine gialle in difesa dei diritti umani sono state installate a Cirò Marina e testimoniano la solidarietà alle vittime delle violazioni dei diritti umani. Sono state installate nella villetta comunale, del rione Montagnella, intitolata di recente alla più giovane vittima del Covid di Cirò Marina, Gaetano Cilidonio, 31 anni.
La scelta del luogo non è stata casuale, la villetta “della Montagnella”, era diventata vittima del vandalismo e dell’abbandono; poi, negli ultimi anni il recupero, con la manutenzione del verde, il ripristino dell’illuminazione pubblica che era stata danneggiata e quindi la restituzione alla collettività.
Le panchine sono state donate alla comunità dal Lions Club Cirò Krimisa. L’inaugurazione, è avvenuta alla presenza del sindaco, Sergio Ferrari soci e dirigenti dell’associazione. Le targhette affisse alle panchine, che sono state inaugurate alla presenza del Sindaco, ricordano le più note e recenti vittime, tutte giovanissime, di società, governi e culture in cui resta, purtroppo, il retaggio del razzismo, il disconoscimento della libertà, l’autonomia delle donne, e la negazione della libertà di pensiero, opinioni e circolazione. Volti e nomi diventati noti, loro malgrado: Giulio Regeni, Willy Monteiro Duarte e Saman Abbas.
“Anche nelle nostre moderne democrazie – ha affermato il presidente di Lions Club Cirò Krimisa Antonio Gallella – abbiamo assistito a una liberalizzazione di odio, intolleranza e cattiveria che spesso oscurano i principi base della civiltà: libertà, giustizia e pace. Da cui l’urgenza di riportare la discussione sul lato umano delle notizie che continuano a sconvolgere la nostra quotidianità“.
L’installazione delle panchine gialle è avvenuta anche nel Comune di Ome in occasione del 60° anniversario della nascita di Amnesty International, il 28 maggio 1961. Amnesty da sempre lotta contro le ingiustizie e si pone in difesa dei diritti umani in ogni luogo del mondo.
“Questa panchina dovrà essere il pretesto per diffondere la cultura dei diritti umani, che può e deve partire da ciascuno di noi, anche nelle realtà più piccole, anche attraverso un simbolo. Il nostro impegno è questo, questo il senso da attribuirle.
Perché i diritti sono un patrimonio, un lascito che non può essere ignorato, ma va coltivato, tutelato e rinnovato. Esattamente come abbiamo fatto con questa panchina.” – Cristina Bono, Assessora all’Istruzione.