Pamela sogna Las Vegas, dal pronto soccorso al ring.
Una storia bella di sport e di integrazione.
Pamela Malavina Noutcho Sawa, nata in Camerun, ventotto anni fa.
Ha raggiunto un traguardo importante. E ora Pamela sogna Las Vegas.
Sport duro quello del pugilato femminile, dove Pamela dall’Ospedale Maggiore di Bologna, è approdata al ring.
Oltre a lavorare nel pronto soccorso a Bologna precedentemente ha lavorato anche nel presidio sanitario di Sassuolo.
L’atleta ha conquistato il titolo italiano della sua categoria,ovvero 64 chili con tanti sacrifici e allenamento. Oggi Pamela sogna di arrivare a Los Angeles.
Arrivò in Italia con la sua famiglia quando era appena una bambina.
Aveva appena 8 anni.
Poi successivamente all’età di 18 anni si trasferì a Bologna.
Qui si è iscritta all’università di Bologna.
Pugile dell’associazione sportiva dilettantistica Bolognina Boxe.
Nel 2015, si è trovata per caso a praticare la nobile arte, il pugilato.
Pamela durante il tirocinio al centro Beltrame,che accoglie persone senza fissa dimora.
Ha potuto allenarsi in palestra.
Palestra presente nel Centro Beltrame.
Pamela ha dichiarato:
“Avevano organizzato un corso di boxe, mi hanno invitato a provare e non mi sono più fermata”.
Pamela ha affermato che nonostante le restrizioni imposte dal Covid-19,che ha già condizionato il suo lavoro ospedaliero.
La giovane Sawa ha continuato gli allenamenti anche collegandosi dal pc da remoto.
Essere infermiera e fare pugilato non sarà stato facile.
Bisogna trovare una forte determinazione e concentrazione soprattutto per affrontare un mondo complesso e delicato degli ospedali italiani.
Il sogno di Pamela è quello di arrivare a Las Vegas.
Il ring dove si sono avvicendati e sfidati grandi campioni.
Pamela con i suoi ventotto anni, rappresenta un vanto per lo sport italiano.
La boxe femminile che a causa del coronavirus si è dovuta adattare anche ai tempi attuali.
Per il suo allenatore Pamela è un esempio.
La sua tenacia rappresenta un valore sia sul ring che fuori dal ring.