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Palazzo Reale di Napoli tra storia e bellezza

Il Palazzo Reale di Napoli fu fondato come palazzo dal re di Spagna Filippo III d’Asburgo nell’anno 1600, per iniziativa del viceré Fernando Ruiz de Castro conte di Lemos e della viceregina Catarina Zuñiga y Sandoval.

Diventò da allora fulcro del potere monarchico di Napoli, ospitando anche i re Austriaci, i Borbone e fu anche casa della dinastia dei Savoia dopo l’Unità d’Italia. La Reggia rappresentò una delle quattro residenze della dinastia dei Borbone di Napoli (le altre tre sono la Reggia di Capodimonte, la Reggia di Portici e la Reggia di Caserta). Infatti Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta ultima discendente dei Farnese, ereditò da sua madre la collezione Farnese. Quest’ultima era divisa tra il ducato dei Farnese di Parma-Piacenza e Roma (per le sculture ottenute dagli scavi romani). Con il matrimonio tra Carlo e Maria Amalia di Sassonia, la collezione fu trasferita al Palazzo Reale di Napoli.

L’architetto Domenico Fontana progettò una residenza civile di forme tardo rinascimentali con colonne e ornamenti classici.

Rifinito successivamente da Luigi Vanvitelli, gli interni furono allestiti nel gusto tardo barocco con marmi preziosi e affreschi celebrativi, tra i quali le opere di Francesco De Mura e Domenico Antonio Vaccaro. Le ultime trasformazioni avvennero al tempo di Ferdinando Il Borbone, tra il 1838 e il 1858 dopo un incendio sviluppatosi nelle stanze della Regina Madre, l’architetto Gaetano Genovese restaurò e rimodernò l’intera struttura, ristrutturarò l’imponente Scalone d’Onore marmoreo già realizzato da Francesco Antonio Picchiatti, situato all’ingresso della Reggia, e aggiunse la celebre Ala delle Feste che, attualmente, ospita la Biblioteca Nazionale.

Ancora oggi si possono ammirare I saloni, l’appartamento reale, i giardini pensili, lo splendido scalone marmoreo e il Teatrino di Corte, la Cappella Reale, che racchiudono capolavori d’arte prestigiosi realizzati dai più noti pittori del periodo borbonico quali Guercino, Andrea Vaccaro, Mattia Preti, Massimo Stanzione, Francesco De Mura, Battistello Caracciolo, Luca Giordano, Filippo e Nicola Palizzi e Consalvo Carelli.

La lunga facciata esterna di Palazzo Reale è caratterizzata dalla presenza delle celebri otto maestose statue dei sovrani che regnarono a Napoli, la cui collocazione all’interno delle nicchie esterne è stata voluta da re Umberto I di Savoia nel 1888.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.