Il paese delle nevi (雪國, Yukiguni) è un romanzo di Yasunari Kawabata (1899/1872), pubblicato inizialmente a puntate tra il 1935 e il 1937 e successivamente rivisto per la forma di romanzo definitiva nel 1947.
Kawabata è considerato un maestro della psicologia femminile con un’eccezione particolare per la donna tradizionale. Lo stile evocativo di questo romanzo fatto di luci e ombre che con il candore della neve e il fuoco d trasportano il lettore in un mondo eterno e intoccabile. La realtà è appena accennata, i dialoghi sono scarni ed è solo un turbine di sensazioni ed emozioni.
La storia si apre con un uomo di nome Shimamura su un treno diretto verso una località turistica nella regione innevata del Giappone. Shimamura è catturato dalla voce di una ragazza sconosciuta. La donna è accompagnata da un uomo malato, Yukio, figlio di un insegnante di musica nel villaggio in cui è diretto Shimamura. Il nome della donna, che in seguito apprenderà, è Yoko.
Shimamura si dirige verso una località turistica termale dove spera di vedere una geisha incontrata in un precedente viaggio. Il suo nome è Komako e non è ancora una geisha con licenza quando la incontra per la prima volta. Shimamura è estasiato dalla sua figura ma decide di rimanere suo amico, guardando avanti alla possibilità di visite future in città con la sua famiglia.
La loro relazione è complicata e piena di sconvolgimenti emotivi da parte di Komako. Shimamura sente che sta diventando profondamente coinvolta. Tuttavia, Shimamura sembra incapace di fermarla, tornando una terza volta per stare con lei. Komako è spesso ubriaca, dice a Shimamura di andarsene, poi di restare, lo implora di stare con lei, rifiuta di giacere con lui, accetta di fare il bagno con lui e poi si scappa. La relazione tumultuosa sembra alquanto contradittoria in quanto il ruolo tradizionale della geisha è quello di soddisfare i bisogni di un uomo senza coinvolgimenti emotivi. Contrariamente, Shimamura sembra sopportare il malumore e la rabbia.
Komako vive con un insegnante di musica, la madre di Yukio che viaggiava sul treno con Shimamura. La donna che accompagna Yukio, Yoko, rimane accanto a lui fino alla morte, poi va a lavorare nella locanda dove alloggia Shimamura. Komako e Yoko non si amano, anche se l’esatta natura della loro relazione non viene mai spiegata. Shimamura sente da una massaggiatrice che Yukio e Komako erano fidanzati prima della sua malattia e che ha assunto i compiti di geisha per pagare le spese mediche. Komako nega questo, ma Shimamura sembra scettico. Dice che sembra possibile che Yoko sia la nuova amante di Yukio e che la gelosia abbia provocato l’avversione tra le due donne.
Yukio muore come sua madre e Yoko e Komako non vivono più nella stessa casa quando Shimamura torna per una terza visita. Yoko dice a Shimamura che vuole tornare con lui a Tokyo, ma poi viene uccisa in un incendio. Komako dice che crede che Yoko diventerà pazza ma non spiega perché sia arrivata a quella conclusione. Quando c’è un grande incendio di un magazzino, Komako e Shimamura si precipitano sulla scena dove scoprono che Yoko è morta.
La sensazione leggendo questo romanzo è del paese delle nevi: candito e chiaro, così poco collocabile geograficamente, mancanza di indicazioni, sembra quasi un luogo della mente, un’esperienza che rimarrà un sogno e non reale.