Sono passati 93 anni da quando Neruda ha sposato Marìa Antonieta Hagenaar il 6 dicembre 1930 a Batavia. In allusione alle sue origini, Neruda soprannominò la sua prima consorte “Maruca” o anche “La Giavanese” secondo la consuetudine di rinominare le sue conquiste. Marìa Antonieta fu anche la madre di Malva Marina, l’unica figlia figlia del poeta cileno che venne abbandonata dal padre quando aveva 2 anni e 4 mesi. Quando Neruda giunse nell’isola di Giava gli venne assegnato un incarico consolare: fu un periodo difficile per il poeta a causa delle barriere linguistiche. In queste circostanze, in un circolo di tennis Pablo Neruda incontra Maruca, una donna bellissima e molto alta secondo le testimonianze, figlia di Pieter Hagenaar, un commerciante locale e Antonia Volgelzang, entrambi di origine olandese, sebbene la madre avesse alcuni antenati malesi.
Dopo una breve storia d’amore durata alcuni mesi, la coppia si sposò il 6 dicembre del 1930. Le testimonianze epistolari di Neruda raccontano di una vita matrimoniale abbastanza felice di grande socialità, di passeggiate e di tempo libero che lui dedicava alla lettura e lei al cucito. Tutti sembrano apprezzare la coppia, ma dall’interno la situazione matrimoniale non è idilliaca come sembra. Dopo un po’ la coppia è costretta a ritornare in Cile e dopo due mesi di viaggio stipati in una nave mercantile, arrivano a Puerto Montt e da lì viaggiano in treno fino a Temuco per visitare la famiglia del poeta, ma l’accoglienza non è delle migliori; infatti, l’atmosfera è fredda soprattutto nei confronti di Maruca.
Neruda e la moglie decidono di recarsi a Santiago e la loro precaria situazione economica li costringe ad affittare una stanza con bagno condiviso in un complesso residenziale. Da lì iniziano i veri problemi della coppia: Pablo Neruda si riunisce con i suoi amici bohémien e porta avanti uno stile di vita dissoluto, fatto di festeggiamenti e passioni. Maruca, tuttavia, non conosce nessuno e non parla la lingua, ritrovandosi così esclusa da ogni contesto. Passa le notti ad aspettare il marito che puntualmente arriva un po’ ubriaco scortato dai suoi amici che battezzano la donna come “il Sergente”. Unica consolazione di Maruca è l’amicizia con Marìa Luisa Bombal.
Nel 1933 la coppia ormai in rottura si trasferisce a Buenos Aires e Maruca rimane legata a Neruda per mancanza di risorse. Marìa Luisa dopo una grande delusione amorosa si ritrova a vivere con la coppia ed è testimone della sofferenza dell’amica: lei stessa dovrà resistere ad alcuni attacchi amorosi del poeta, che finirà per sedurre la sorella Loreto. Proprio a Buenos Aires Maruca resta incinta, evento che riempie di gioia la coppia che ben presto si trasferisce a Madrid. Nella capitale spagnola nasce Malva Marina, una figlia di cui all’inizio il padre era molto felice, ma che poi finirà per essere abbandonata quando si verrà a sapere che la sua malattia era incurabile. Dopo poco più di 2 anni dalla nascita della bambina, Neruda accompagna quindi Maruca e la figlia su un treno diretto a L’Aia: sarà l’ultima volta che vede la figlia. Dopo averla accompagnata scrive all’amante del momento di essersi liberato di un peso. Successivamente in Messico sposa in seconde nozze Delia del Carril, senza aver ancora divorziato con Maruca.