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Ovulazione dolorosa, sintomi, cause e cure

Si chiama ovulazione dolorosa o anche chiamata in tedesco Mittelschmerz “dolore di metà ciclo”.

Un nome non certo casuale che sta ad indicare  una sindrome dolorosa che accompagna l’ovulazione.

Questa, in genere, si verifica verso la metà del ciclo, soprattutto se è regolare.

Ad esempio, in un ciclo mestruale “classico” di 28 giorni, l’ovulazione avviene intorno al 14esimo.

E per alcune donne sono giorni dolorosi.

Ovulazione dolorosa: Di cosa si tratta

Il dolore dell’ovulazione può essere simile al dolore mestruale, come un crampo.

L’ovulazione comporta un gonfiore della cisti follicolare e quindi la rottura per rilasciare l’uovo dopo l’ondata di ormone luteinizzante (LH) del corpo.

Dopo che l’uovo è stato rilasciato, la tuba di Falloppio si contrae per aiutarlo a raggiungere lo sperma, in attesa di fecondazione.

Non tutte le donne avvertiranno l’ovulazione.

Sebbene la sensazione non sia necessariamente motivo di allarme, non si dovrebbe mai ignorare il dolore dell’ovulazione.

L’uovo si sviluppa nell’ovaia. Man mano che cresce, il liquido follicolare lo circonda. Durante l’ovulazione, l’ovaia rilascia l’uovo e il liquido, insieme a un po’ di sangue.

Il dolore da ovulazione può verificarsi a causa dell’ingrandimento dell’uovo nell’ovaio appena prima dell’ovulazione.

Il dolore può anche essere dovuto a un follicolo rotto.

L’uovo esplode dal follicolo quando è pronto.

Lo scoppio potrebbe causare sanguinamento.

Il sangue e il fluido dal follicolo rotto possono irritare il rivestimento dell’addome (peritoneo), causando dolore.

Sintomi

In caso di ovulazione dolorosa, i sintomi possono variare da persona a persona: si potrebbe avvertire un senso di pesantezza generalizzato, una pressione o lievi fitte della durata di alcune ore, oppure un dolore acuto, con crampi di intensità pari o maggiore rispetto a quelli che si provano durante il flusso mestruale.

Il dolore può essere accompagnato da un lieve sanguinamento (spotting) o perdite vaginali.

Alcune donne possono anche sperimentare nausea.

Nella maggioranza dei casi, il mittelschmerz non richiede alcun intervento medico.

Tuttavia, è consigliabile contattare uno specialista se il dolore pelvico diventa grave o se i sintomi sono particolarmente intensi e persistenti, poiché alcuni di questi segni possono indicare anche condizioni più gravi, come una malattia infiammatoria pelvica od una gravidanza ectopica.

Le donne possono notare altri sintomi fisici durante o in prossimità dell’ovulazione.

Il segno più comune è la comparsa di muco cervicale nei giorni che precedono l’ovulazione, fondamentale per i metodi naturali di riconoscimento della fertilità.

Altri sintomi secondari sono:

Perdite di sangue a metà ciclo (spotting), per il repentino calo di estrogeni che si verifica subito prima dell’ovulazione.

Appena prima dell’ovulazione, la vulva può gonfiarsi, in particolare in corrispondenza del lato su cui si verificherà l’ovulazione.

Uno dei linfonodi inguinali (sul lato in cui si verificherà l’ovulazione) può gonfiarsi ed assumere circa le dimensioni di un pisello.

Cura

Ogni soggetto è differente, quindi necessita di differenti cure.

Quando il dolore è sopportabile e, soprattutto, passeggero, non occorre fare nulla di particolare.

Se diventa insistente e non vi sentite bene, potete assumere un antidolorifico. Chiedete sempre al vostro medico cosa prendere.

Un vecchio rimedio della nonna, ma comunque piuttosto efficace è stendersi a letto con una borsa dell’acqua calda: allevierà il fastidio e i crampi.

Nel caso in cui l’ovulazione è molto dolorosa e si ripete ogni mese, il ginecologo potrebbe consigliare l’assunzione della pillola anticoncezionale, ovviamente se non siete alla ricerca di una gravidanza.

Questo contraccettivo ormonale di fatto blocca l’ovulazione, quindi risolve il problema a monte.

Oltre alla pillola, esistono altri tipi di anticoncezionali ormonali che agiscono allo stesso modo, come il cerotto, l’anello, l’impianto sottocutaneo.

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.