A inaugurare il 2025 al Tin (Teatro Instabile Napoli) sarà “Otello” di William Shakespeare che andrà in scena con l’adattamento di Gianmarco Cesario dal 3 al 6 gennaio. Un grande classico della drammaturgia inglese che non smette di commuovere e che si rivela utile soprattutto oggi per riflettere sulla tematica del femminicidio.
È proprio questo l’obiettivo che questo adattamento si pone: la società che viene presentata dalla tragedia è una società oppressa dal sistema patriarcale in cui le donne, oggetto di possesso e di gelosia, patiscono “una violenza istituzionalizzata, che riflette le paure e le insicurezze maschili” come riportano le stesse note di regia. Il pubblico sarà quindi invitato a riconoscere e combattere queste dinamiche nel contesto contemporaneo, a opporsi con forza a questa violenza su cui si tace fin troppo. Per questo motivo lo spettacolo si avvale del patrocinio morale del Telefono Rosa, associazione fondata nel 1988 per aiutare le donne vittime di violenza.
Chi lavora allo spettacolo? Ecco il cast e il team tecnico
Molti sono gli attori che parteciperanno allo spettacolo, tra cui anche quelli dell’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema (Raffaele Karol Avino, Nancy Pia De Simone, Noemi Iovino, Pasquale Saviano, Carlo Paolo Sepe, Rosa Vanese, Stefania Vella). A interpretare il protagonista Otello sarà Gianni Sallustro, mentre il ruolo della sua sposa, Desdemona, è stato assegnato a Vincenza Granato. Mario Brancaccio interpreterà Iago, Simona Esposito vestirà i panni di Emilia e Nicla Tirozzi quelli del Presidente. Brabantio, il padre di Desdemona, sarà interpretato da Peppe Carosella. Infine Cassio, Roderigo, Montano, Bianca e Lodovico saranno interpretati rispettivamente da Alessandro Cariello, Tommaso Sepe, Davide Cariello, Paola Carillo ed Enrico Annunziata. Le luci, l’audio e la grafica sono firmati da Marcello Radano, mentre le elaborazioni musicali sono state curate da Pasquale Ruocco. Infine i costumi sono opera di Costantino Lombardo.
Otello, una tragedia attuale
Questo spettacolo ci presenta un Otello vulnerabile e complessato, insicuro e carico di una gelosia patologica che condurrà alla sua stessa rovina. Un personaggio frustrato la cui fragilità lo renderà influenzabile dalle insidie di Iago, un personaggio manipolatore che ne desidera la caduta. A loro si contrapporranno le tre figure femminili presenti nella tragedia tra cui Desdemona, forte e indipendente, schiacciata però dalla violenza di Otello. Emilia rappresenta la resistenza, la forza della verità e sarà un personaggio cardine per il discorso sulla solidarietà femminile. La terza figura femminile è Bianca che per quanto più marginale racconta una storia altrettanto importante di desiderio d’amore e vulnerabilità, la storia di donne che diventano capro espiatorio di colpe che non sono loro.