Nell’ultimo periodo sentiamo sempre più parlare di km 0, mangiare sano, ma la disperata ricerca di tutto questo può portare a soffrire di ortoressia.
Questa è un vero e proprio disturbo del comportamento alimentare. Ne soffrono le persone che sono continuamente alla disperata ricerca di una alimentazione e una dieta sana. Infatti, chi soffre di ortoressia vive il rapporto con il cibo come una ossessione.
Proprio questa ossessiva ricerca del sano genera disagio che nei casi più gravi può portare persino all’isolamento sociale e alla malnutrizione.
Certo avere un alimentazione sana porta benefici al corpo e alla mente ma non deve diventare un’ossessione.
I sintomi
Il termine ortoressia deriva dal greco rthos (giusto) e orexis (appetito) , è stata coniato nel 1997 dal dietologo americano Samuel Bratman che se la auto-diagnosticò.
Il dietologo, infatti, si rese infatti conto che aveva cominciato ad avere delle fissazioni riguardanti il cibo. Ad esempio masticava ogni boccone almeno 50 volte, viveva il cibo come un’ossessione, ricercando solo alimenti naturali, biologici e non contaminati da sostanze chimiche artificiali, si informava sempre sull’origine, la lavorazione e il confezionamento di ogni prodotto prima di comprarlo e mangiarlo.
Riconoscersi in questi sintomi, spiegano i medici nutrizionisti, significa che l’ortoressia è già in uno stadio piuttosto avanzato. Infatti, con il tempo, i criteri di ammissibilità degli alimenti diventano sempre più rigidi e si può arrivare anche a saltare completamente i pasti se non si trova il cibo giusto.
Ma da dove nasce questa profonda ansia alimentare?
I fattori possono essere diversi come ad esempio leggere spesso notizie sul rischio di cibi potenzialmente contaminati, l’eccessiva attenzione all’aspetto fisico a cui vanno aggiunte le continue pressioni dall’esterno, dai social, che promuovono una perfezione che non può esistere.
Per questo persone che soffrono di ortoressia, spesso sono ossessionati anche dalla propria forma fisica e soffrono di vigoressia. Altri stando attenti a ciò che mangiano pensano di tenere lontano le malattie e quindi sviluppano questo disturbo ossessivo compulsivo.