Eni, Cdp, Fincantieri e Terna si sono uniti per lo sviluppo di impianti di produzione di energia elettrica dal moto ondoso su scala industriale, i loro amministratori delegati hanno firmato un accordo con lo scopo di unire le loro competenze.
L’obiettivo è quello di conferire al progetto Inertial Sea Wave Energy Converter (Iswec), sistema di produzione di energia elettrica derivante dal moto ondoso, installato da Eni presso l’offshore di Ravenna e attualmente in produzione, carattere industriale, permettendo quindi l’immediata applicazione e utilizzo.
Secondo i termini dell’accordo, Eni, la quale controlla Agi al 100%, metterà a disposizione del gruppo i risultati dell’impianto pilota Iswec, sviluppato im collaborazione con il Politecnico di Torino e lo spin-off Wave for Energy.
Essa fornirà anche il proprio know-how tecnologico, industriale e commerciale, oltre alle opportunità logistiche e tecnologiche dei propri impianti.
“L’accordo di oggi rappresenta un importante passo in avanti verso la realizzazione su scala industriale di un nuovo sistema di produzione di energia rinnovabile dal moto ondoso. Questa intesa si inserisce nel nostro piano strategico di decarbonizzazione e nasce dal forte focus di Eni nella ricerca, sviluppo e applicazione di nuove tecnologie, finalizzate non solo a rendere più efficienti processi operativi convenzionali ma che ci spingono anche a creare nuovi segmenti di business nell’ambito energetico. La collaborazione con tre eccellenze italiane, quali Cdp, Terna e Fincantieri, consentirà di mettere a fattor comune le grandi competenze esistenti e di accelerare il processo di sviluppo e industrializzazione di questa tecnologia, con l’obiettivo di esplorare insieme possibili progetti su larga scala anche all’estero”, afferma l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.
Cdp promuoverà il progetto con le pubbliche amministrazioni e le istituzioni coinvolte, mettendo inoltre a disposizione le proprie competenze economico-finanziarie.
“Il Piano Industriale di Cdp è fortemente orientato allo sviluppo sostenibile, in linea con i grandi trend globali e gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 dell’Onu. Il progetto, quindi, è coerente con la nostra strategia e, insieme a partner come Eni, Fincantieri e Terna, potremo contribuire in modo concreto allo sviluppo di una tecnologia italiana innovativa e alla diffusione delle fonti di generazione rinnovabile, a beneficio del Paese e della collettività”, commenta l’amministratore delegato Fabrizio Palermo.
Fincantieri metterà a disposizione le proprie competenze industriali e tecniche in ambito navale, per ottimizzare le fasi di progettazione esecutiva, costruzione e installazione delle unità di produzione.
“Siamo onorati di partecipare a un progetto di questa portata con partner come Eni, Terna e Cdp. Fincantieri è costantemente impegnata nel miglioramento dei sistemi navali che garantiscono il massimo rispetto dell’ambiente e questo accordo, che porterà all’industrializzazione di una soluzione per generare energia pulita dalla stessa forza del mare, ci appassiona e ci rende fiduciosi per la capacità tutta italiana di guardare al futuro”, come ha spiegato l’amministratore delegato Giuseppe Bono.
Terna invece contribuirà allo sviluppo degli studi relativi alle modalità di connessione e integrazione del sistema di produzione di energia con la rete elettrica,
“Con questo accordo quadro Terna investe nell’innovazione sostenibile al servizio della transizione energetica, nella forte convinzione che le competenze distintive del gruppo possano contribuire all’abilitazione di nuove fonti rinnovabili in grado di rendere il sistema elettrico sempre più efficiente e sostenibile”, chiarisce l’amministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris.
La prima fase dell’accordo prevede l’ingegnerizzazione della costruzione, installazione e manutenzione dell’Iswec, le cui caratteristiche innovative consentiranno di superare i vincoli che hanno limitato lo sfruttamento delle tecnologie di conversione dell’energia del moto ondoso.