Dopo il trend in calo nell’ultimo mese, i casi di coronavirus sono destinati a risalire come osservato in Europa negli ultimi giorni. La nuova sottovariante di Omicron, denominata BA.2, è più trasmissibile del ceppo originario di Sars-Covid e 1,4 volte più contagiosa della prima sottovariante di Omicron. La diffusione sta avvenendo molto rapidamente in un numero crescente di paesi. Partita dal Sudafrica si è diffusa poi in altri paesi, inclusa l’Australia.
Omicron 2 contagiosa quasi come il morbillo
Proprio in Australia la comunità scientifica si è schierata contro l’allentamento delle restrizioni. Il professor Adrian Esterman, biostatistico dell’Università dell’Australia Meridionale ed ex epidemiologo dell’OMS, ha descritto BA.2 come contagiosa quasi come il morbillo, la malattia più contagiosa di cui siamo a conoscenza. Il numero di riproduzione di base (R0) di cui abbiamo sentito parlare spesso negli ultimi due anni è pari a 12. Questo implica che ogni infetto può arrivare a contagiare in media 12 persone, una trasmissibilità simile ai morbillivirus, compresa tra 12 e 18.
Risulta che Omicron 2 sarà alla base dell’aumento dei casi di coronavirus dei prossimi giorni. Se in Danimarca BA.2 è diventata in poche settimane il ceppo dominante nel paese, in Italia rappresenta al momento solo il 5% dei casi sequenziati mentre Omicron BA.1 è ancora dominante.
L’efficacia dei vaccini
La nuova sottovariante desta preoccupazione in quanto alcuni test in vitro hanno mostrato la capacità di poter superare la barriera di alcuni anticorpi monoclonali come etesivimab e bamlanivmad. Il New Englad Journal of Medicine ha però confermato la suscettibilità agli anticorpi monoclonali Evusheld di AstraZeneca così come alle terapie antivirali con remdesivir, molnupiravir di Merck e il principio attivo della pillola Paxlovid di Pfizer (nirmatrelvir). Così come BA.1 Omicron 2 non riduce l’efficacia dei vaccini anti-covid contro le infezioni sintomatiche.