L’omicidio di Giulia Tramontano ha lasciato tutti sgomenti, anche quanti non conoscevano la ragazza.
Alessandro Impagnatiello ha negato di aver premeditato l’omicidio di Giulia, confermando ancora una volta di aver fatto tutto da solo.
Pian piano prende forma cosa è accaduto a Giulia Tramontano, uccisa insieme al bambino che portava da sette mesi in grembo, dal fidanzato. Secondo gli inquirenti, Alessandro “Si è accanito sul corpo e aveva già progettato tutto; l’assassino aveva già in animo di uccidere Giulia”.
L’omicidio è avvenuto fra le 19 e le 19.30, l’omicida prova poi a bruciare il corpo, prima a casa, nella vasca da bagno dopo averlo cosparso di alcool e poi in garage con la benzina. Da quel momento iniziano i depistaggi.
Una vicenda terribile per tutti, anche per quanti, pur non conoscendo Giulia, avevano sperato insieme alla famiglia, di ritrovarla viva.
Intanto oggi ha parlato anche la mamma dell’omicida che non riesce nemmeno a pronunciare il nome del figlio. “Mio figlio è un mostro, chiedo scusa alla mamma di Giulia per averlo partorito. Non lo perdonerò mai. Posso solo chiedere perdono alla famiglia. Lui non era così, non so cosa sia successo”. Parole di disperazione per un delitto che ha lasciato tutti senza parole.
Intanto dal carcere dove è detenuto parla anche Alessandro Impagnatiello che ha dichiarato: “L’unica forma di pentimento a cui posso pensare è togliermi la vita”, ha detto agli inquirenti.
Secondo i legali che difendono l’unico indagato per la morte di Giulia e del piccolo che portava in grembo, solo ora Alessandro inizia a percepire la realtà in cui si trova e nega la premeditazione. Ha confermato tutto e ha aggiunto dei particolari.
Il giovane non risponde quando gli viene chiesto perché ha ucciso la fidanzata che portava in grembo suo figlio, al momento sembra non esserci un movente.
La comunità di Senago si è stretta intorno alla famiglia dilaniata dal dolore di Giulia Tramontano. La sorella che aveva sin da subito lanciato l’appello, la mamma della ragazza che legge dei bigliettini dedicati da alcuni bimbi alla figlia ed il fratello che ovviamente non riescono a darsi pace.
Secondo la Dottoressa Bruzzone, Impagnatiello ha ucciso con cognizione. Una vita parallela la sua, piena di bugie e depistaggi, ma anche tanti passi falsi, come dimostrano le ricerche fatte su internet nei giorni precedenti all’omicidio.
Tradito dai suoi stessi passi falsi, grazie ai quali gli inquirenti hanno scoperto cosa fosse realmente accaduto alla giovane Giulia Tramontano.
Un vero e proprio caso di femminicidio, l’ennesimo, avvenuto per mano di un narcisista.