Molto più che semplice musica popolare, le canzoni napoletane sono sicuramente acclamate in tutto il mondo. Eppure forse non tutti sanno che dietro ognuno di loro c’è una storia, particolare, divertente o tragica. Ogni canzone è un mondo a parte e racconta una storia sulla città, sulla sua gente o su un momento della storia. Fare un elenco completo sarebbe impossibile, ecco due dei più famosi brani napoletani.
Musica popolare, ecco cosa narrano alcune delle canzoni napoletane conosciute in tutto il mondo
O’ Sole Mio: se c’è una regina, tra le canzoni napoletane, questa è quella. Da Elvis a Papa Giovanni Paolo II l’hanno cantata tutti. La sua fama ha letteralmente raggiunto il cielo quando Yuri Gagarin ha intonato alcune note mentre fluttuava nello Spazio. Che strano che la canzone che più di ogni altra cosa rappresenta Napoli nel mondo non sia nata proprio lì. Era il 1899 ed Eduardo Di Capua, musicista, era in tournée in Ucraina. Aveva portato alcuni versi scarabocchiati su un pezzo di carta dal suo amico, il poeta Giovanni Capurro. Un giorno Eduardo si sedette al pianoforte e compose della musica per intonare quei versi, destinati ad essere immortali. Non che lo sapesse. La canzone, infatti, ottenne solo il secondo posto al Festival Musicale di Piedigrotta, un concorso molto popolare all’epoca, e purtroppo sia Di Capua che Capurro morirono in povertà.
Funiculì Funiculà: questa è stata la prima canzone napoletana a fare il giro del mondo. Divertente come fosse, fondamentalmente, una sorta di spot commerciale. Infatti è stato scritto per celebrare l’apertura della funivia del Vesuvio. Ci sono voluti dieci anni per costruirla, ma dopo una cerimonia fantasiosa la funivia è stata più o meno trascurata dai turisti. Forse stanchi della novità, continuarono caparbiamente ad andare a piedi e nessun biglietto fu venduto.
È stato deciso allora che una canzone era necessaria per far apprezzare di più alla gente quell’insolito pezzo di tecnologia. Funiculì Funiculà, una canzone semplice e orecchiabile ispirata alla musica popolare antica non serviva perfettamente allo scopo. Inoltre ha vinto il Festival di Piedigrotta e ha venduto 1000 copie. Per l’epoca era in realtà un record eccezionale. Inoltre divenne così famoso che persino Richard Strauss lo citò nella sua composizione Aus Italien.