Stravaganza e bizzarria, costituiti da una patina misteriosa, hanno sempre contraddistinto il percorso storico della città di Napoli. Una tipologia di singolarità, inoltre, ha caratterizzato anche la popolazione partenopea, forzata a subire le stramberie di un centro urbano protagonista di episodi surreali, congiunti ad una porzione della realtà quotidiana. Dall’influenza di alcune tradizioni sul popolo sono sorti alcune professioni bislacche, tra cui, fra le tante, ‘o sanzaro, nato dell’inventiva napoletana.
Figura nota nel passato della città, figura rilevante della tradizione partenopea, ‘o sanzaro era conosciuto come una sorta di intermediario per la contrattazione di prodotti agricoli e parte del bestiame. Da derrate alimentari e merce di sussistenza, questa professione ampliò la visione della propria attività, interpretando il ruolo di mediatore anche in altri ambiti, aumentando naturalmente i suoi introiti.
Da ‘o sanzaro ‘e noleto, intermediario dei noleggi, il quale soleva svolgere un’attività di mediatore all’interno del mercato dei noli, a ‘o sanzaro ‘e mare, esperto del commercio marittimo e di assicurazioni nel settore marinaro. Questo personaggio, inoltre, era solito esercitare anche la mansione di negoziatore per l’affitto o l’acquisto di abitazioni o di ampie distese di terra. Con una parte forse ancor più significativa era ‘o sanzaro e matremmonie, capace di condurre i due coniugi al matrimonio ed offrire loro una dimora nella quale vivere..
‘O sanzaro, le peculiarità di questa professione
Nell’antichità l’individuo che svolgeva questa mansione aveva un nomignolo piuttosto singolare, “cazette rosse” era il soprannome con il quale si identificavano queste persone. Questo appellativo, infatti, rappresentava le peculiarità dei sanzari, contraddistinti dai paglietti, tipici delle antiche streghe. Quest’ultime, difatti, indossavano l’usuale copricapo in paglia nera, e le loro gambe era avvolte da evidenti calze di colore rosso come quelle dei canonici capitolari del Tesoro di San Gennaro.
Al giorno d’oggi, a Napoli, quando un individo cerca di procurare tentativi d’incontro ad una coppia di innamorati, con l’obiettivo di condurre i due sulla via del matrimonio, si sostiene che la persona abbia indossato calze rosse. Insomma, è una caratteristica fisica dei sanzari portare questi indumenti, i quali rispecchiano l’antica attività di questa professione.
Sebbene fosse ormai estinto, resti de ‘o sanzaro sono sopravvissuti in alcuni quartieri del centro urbano odierno. Si tratta, difatti, di antichi abitanti del posto, i quali conoscono gran parte della popolazione limitrofa. Sono soliti, per di più, offrire consigli per questioni di cuore, informazioni sugli individui interessati, il tutto, naturalmente, in cambio di un compenso piuttosto esiguo.