È proprio vero, tutti sanno perfettamente chi è il protagonista indiscusso della domenica mattina a Napoli nelle case di tutti i napoletani? Ovviamente, sua maestà: “O’ Ragù!”
Per preparare un ottimo ragù napoletano occorrono prima di tutto pazienza e cura: dovrete coccolarlo e tenerlo sempre d’occhio. Con questo fantastico condimento non solo potrete preparare primi come il sartù di riso e gli ziti, ma ricavare anche un favoloso secondo piatto: le braciole! Per i napoletani questo ragù è sicuramente la massima istituzione tra i condimenti insieme all’antico soffritto! Oltre al bolognese, al toscano e al veneto ragù d’anatra, scoprite il ragù alla napoletana e tenete pronto il “cozzetto di pane” da tuffare in questa saporitissima salsa!
Ragù napoletano: la ricetta
Biancostato di manzo 700 g
Costine di maiale 320 g
Salsiccia di maiale 340 g
Passata di pomodoro 700 g
Cipolle dorate 300 g
Olio extravergine d’oliva 60 g
Vino rosso 70 g
Acqua 300 g
Sale fino q.b.
In una casseruola molto capiente lasciate rosolare la cipolla, a fiamma bassa, insieme all’olio extravergine d’oliva per qualche minuto. Poi unite i pezzi di biancostato e le costine, le salsicce.
Lasciate sigillare tutti i lati per 6-7 minuti. Sfumate con il vino rosso e, non appena l’alcol sarà completamente evaporato, versate la passata di pomodoro.
Aggiungete anche l’acqua 10 ed un pizzico di sale. Cuocete a fuoco dolce, quasi sobbollente, per almeno 4 ore… perché, come si suol dire a Napoli, il ragù deve “PAPPULIARE!”.
Successivamente, se l’acqua dovesse evaporare eccessivamente, potrete aggiungerne ancora al bisogno. Trascorso il tempo necessario, affinché la carne si ammorbidisca a sufficienza ed i sapori si siano ben amalgamati, verificate che il ragù napoletano sia salato al punto giusto e poi gustatelo.
Ovviamente esistono tante varianti di carni, e di modalità di cottura ma il classico piatto tipico è indiscutibilmente questo!
Una volta fatto tutto il procedimento perbene, il vostro ragù è prontissimo da gustare, e la cosa comoda è che avrete un primo e un secondo da leccarsi i baffi! E per i più ingordi, il bis è d’obbligo! Come la “scarpetta”.