Il Comitato Tecnico Scientifico chiede una stretta per cercare di frenare la diffusione del Coronavirus. Si chiedono nuove misure da attuare contro il Covid-19.
Le strette prevedono zone rosse più rigide, come il modello di Codogno.
Anche per le zone gialle si cerca di limitare gli spostamenti con chiusure nei weekend.
Si riprendono le modalità utilizzate durante le vacanze di Natale. Il tutto in vista di Pasqua.
Il secondo obiettivo è quello di estendere la campagna vaccinale a più soggetti possibili in tempi di brevi.
Queste sono le posizioni del Comitato Tecnico Scientifico, le quasi sono state consegnate al Governo. Bisogna attendere la valutazione del Governo in relazione alle indicazioni del cts.
Sembrerebbe esclusa per ora l’ipotesi di un lockdown generalizzato.
Nonostante nelle ultime 24 ore si registra un picco di ricoveri in terapia intensiva.
Un numero mai così elevato dal 3 dicembre scorso.
La responsabilità cresce, i morti anche, si pensa così in un “rinforzo” in ogni zona colorata.
Ristabilendo il “contract trancing” (il rintracciamento dei contatti nell’ambito della sanità pubblica, App Immuni). E cercando di monitorare il più possibile il virus e le sue potenziali varianti.
Spetta alla cabina di regia del Governo valutare le nuove misure da attuare.
Il dibattito fra “aperturisti” e “rigoristi”.
Il Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi invita a “non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate e rapide” e soprattutto dichiara “Questo non è il momento per dividerci”.
Al momento il lockdown sembra un’ipotesi lontana. Ovviamente ci saranno modifiche e restrizioni più forzate fra Pasqua e Pasquetta.
Per il leader della Lega Salvini “un lockdown nazionale sarebbe punitivo. Sono favorevole ad intervenire dove la situazione è a rischio, non dove non c’è un aumento di contagi. No a interventi in modo generico, ma in modo chirurgico”. Dello stesso pensiero di Salvini è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri (M5s) ribadendo però che “un rafforzamento di alcune misure è necessario”.
La situazione Coronavirus è allarmante a Napoli. Il sindaco Luigi De Magistris parla di “ospedali allo stremo”.
Il contesto non aiuta, dalle aziende continuano ad arrivare notizie tutt’altro che positive.
Johnson & Johnson ha comunicato di non poter assicurare all’Unione Europea la fornitura di 55 milioni di dosi pattuita.
Si aspettano aggiornamenti nelle prossime ore e nei giorni a seguire.