La famosa notte di San Lorenzo, che cade proprio tra il 10 e l’11 agosto, viene indicata generalmente come il momento migliore in cui osservare il cielo per cercare stelle cadenti verso cui esprimere un desiderio anche se bisogna comunque dire che tutto il mese di agosto è una buona occasione per partecipare a questa tradizione.
Da sempre la data di San Lorenzo viene considerata da tutti la notte per eccellenza in cui osservare le Perseidi, ovvero quel gruppo di stelle che attraversa i cieli italiani nei giorni più caldi dell’anno. Questo agglomerato di meteore si deve al secolare giro intorno al Sole (133 anni) della cometa Swift-Tuttle, il cui ghiaccio si scioglie al passare nelle aree più interne del nostro Sistema Solare. Quando il nostro pianeta entra nella loro scia, i frammenti bruciano e noi li vediamo luminosi.
Ma dal punto di vista scientifico, il 10 agosto non sarebbe la data esatta: per avere più probabilità di vivere questa incantevole esperienza offerta dalla natura, ci si dovrebbe concentrare particolarmente su altri due giorni e precisamente sul 12 e 13 agosto, a partire dalle 22, quando gli astri visibili saranno più di 50 ogni ora.
In effetti, per molti secoli, il 10 agosto ha rappresentato la data corretta in cui l’attività delle Perseidi era al massimo e, secondo la leggenda, tale fenomeno naturale si sarebbe tradotto nelle cosiddette lacrime di San Lorenzo. Con gli anni, però, la precessione degli equinozi (spostamento dell’asse di rotazione della Terra) ha determinato il posticiparsi della fatidica data ad un paio di giorni dopo.
Riguardo alla fascia oraria, sono consigliabili le ore prima dell’alba. Inoltre, bisogna puntare lo sguardo sulla costellazione di Perseo: se avete difficoltà a trovarla, vi suggeriamo una qualsiasi app per osservare le costellazioni. Preferibile di gran lunga un posto buio come punto di osservazione e tanta, tanta pazienza.