Mara Venier ha intervistato Nino D’Angelo, che ha svelato di aver avuto il Covid a Natale, insieme a tutta la sua famiglia.
“E pensare che per paura non uscivo di casa da tantissimo tempo. E se incontravo qualcuno mettevo sempre la mascherina”, ha dichiarato il celebre cantautore napoletano. “Probabilmente ho fatto la terza dose da positivo – ha svelato D’Angelo – anche se non avevo ancora fatto il tampone. Avevo il vaccino il pomeriggio e la mattina mi sentivo un po’ strano, ma mia moglie ha spinto perché lo facessi”. “Sei vivo, che ti frega”, ha ironizzato la conduttrice di Domenica In.
Poi maggiori rassicurazioni a D’Angelo sono arrivate dal professor Francesco Le Foche, uno dei punti di riferimento della trasmissione di Rai1 in materia di Covid: “Non succede niente, al massimo viene stimolato ulteriormente il sistema immunitario ma ad oggi non ci risultano controindicazioni”.
Quindi il cantautore napoletano può stare tranquillo: anche nel caso in cui dovesse davvero aver fatto la terza dose da positivo, non dovrebbero esserci effetti indesiderati.
Ma adesso Nino vuole dedicarsi solo “all’ammore” come dice lui napoletano doc e alla musica, infatti la sua passione per l’arte è la benzina e la linfa vitale che lo fa andare avanti sempre dopo la sua adorata famiglia.
Nino infatti è legatissimo a sua moglie Annamaria Gallo che lo ha aiutato in uno dei periodi più bui della sua vita: la depressione.
Come confermano le parole dell’artista napoletano che ha considerazioni dolcissime per la sua consorte, che si è rivelata fondamentale quando lui ha iniziato a soffrire di depressione dopo la scomparsa dei suoi genitori: “Lei vive per i miei figli, per me, per la casa – aveva raccontato lui a ‘Diva e donna’ -. E’ una donna d’altri tempi. Io porto a casa i soldi e lei amministra. Non spende mai come farebbe una ricca. Noi non dimentichiamo il passato. Non avessi avuto Annamaria non avrei trovato la forza. Sono stato vicino al suicidio. Ho spinto la macchina sull’autostrada a 220 all’ora. Voglio dire a tutti che la depressione si puà curare. E che desiderare è il più grande antidepressivo”.
Auguriamo a Nino tanta fortuna e che possa questo 2022 essere per lui un anno pieno “d’ammore”.