Netflix il colosso dello streaming ha vissuto 24 ore di “travaglio”.
In una unica sessione di trading, il suo valore è sceso del 22% a 225 miliardi di dollari e bruciando gli aumenti di quasi due anni.
Un dato estremamente negativo, non in linea con le attese e con i dati previsti. Sostanzialmente gli iscritti sono pochi, in particolare i nuovi.
In una nota, Netflix ha ammesso che “Negli ultimi 24 mesi la concorrenza si è intensificata, con altre società che hanno sviluppato le proprie piattaforme di streaming”.
Il calo è avvenuto principalmente in Nasdaq, arretrato del 2,7% .
Ciò che preoccupa coloro che hanno investito sulla piattaforma streaming, è anche l’ammissione da parte di Netflix di aver perso clienti negli Stati Uniti, caso fino ad oggi mai registrato.
L’S&P 500, l’indice più importante al mondo che raggruppa la 500 più importanti società Usa quotate, è sceso dell’1,9% in una giornata fortemente negativa anche per i mercati europei.
Netflix: concorrenza spietata e poche offerte
Ricordiamo che la grande novità annunciata dalla piattoforma di Reed Hastings riguardante la diminuzione dei costi per i servizi offerti, in Italia ancora non è in vigore.
Le cause sono da ricercare sia nell’aumento dei costi, sensibilmente schizzati a cifre piuttosto alte, sia la perdita di alcune importanti serie tv, tra le quali ad esempio Friends. A tutto ciò si aggiunge ovviamente la pesante concorrenza, con proposte nuove e a costi calmierati.
È ormai trascorso molto tempo dalla nascita di Netflix, e in questo tempo sono cambiate parecchie cose, dai pacchetti a disposizione, alle serie tv proposte.
Compagno perfetto per la quarantena, durante i lunghi mesi di lockdown, ha subito un tracollo notevole, che preoccupa chi quotidianamente investe e chiudendo così il record di crescita che aveva raggiunto
Inoltre la società ha precisato che le previsioni per il primo trimestre del 2022 sono più caute perché rispetto al 2021 non sono previste uscite particolarmente forti in questo periodo.