Nel blu dipinto di blu è un celebre brano scritto da Franco Migliacci e Domenico Modugno, presentato per la prima volta al Festival di Sanremo del primo febbraio 1958. Interpretata da Modugno e Johnny Dorelli, vinse con 63 voti.
Al Festival di Sanremo fu chiaro sin da subito che quel brano fosse una vera e propria rivoluzione rispetto allo stile degli altri cantanti in gara.
Nacque così quello che è considerato un vero e proprio capolavoro della musica italiana e non solo. Dopo Sanremo infatti, Nel blu dipinto di blu ruppe i limiti nazionali, arrivando a conquistare il cuore dell’America, dove Modugno, fu definito Mister Volare.
Il testo quasi recitato come una poesia, riscaldava il cuore, anche grazie ad una interpretazione e un arrangiamento mai visti né sentiti prima.
Una esibizione magistrale quella di Domenico Modugno sul palco di Sanremo, dinnanzi ad una giuria composta da duecento persone.
Un pezzo forte, che sin dall’inizio convinse il pubblico e che ancora oggi risuona nella mente di chi lo ricorda con immenso affetto.
L’esibizione a braccia aperte con cui Modugno accompagnava il ritornello come se volasse, divenne il simbolo di una canzone, destinata a diventare il brano più famoso di sempre.
Un’interpretazione carica di intensità, la forza ed il carisma di Modugno, quel primo febbraio, furono vivi a tal punto da far pensare che, da un momento all’altro, l’artista potesse realmente volare.
Una canzone che parla d’amore, di sogni, di suggestioni, di bellezza, metafore della vita quanto dei sentimenti umani, quelli che solleticano il cuore con estrema delicatezza, le cui parole accarezzano l’anima.
Nel blu dipinto di blu, fu pubblicata dopo il Festival in quattro versioni dalla Fonit, oltrepassando i confini nazionali e raccogliendo consensi e riconoscimenti di prestigio, tra cui tre Grammy.
La canzone è spesso erroneamente chiamata “Volare”, che è la parte più ricordata e canticchiata del brano; si tratta del ritornello, nato per caso, dopo che Modugno osservò una mattina con la moglie Franca il cielo azzurro dalla finestra della sua casa di piazza Consalvi a Roma.
Oggi, primo febbraio, celebriamo la grandezza di un brano che rappresenta un simbolo della musica italiana e del nostro Paese.
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