Il primo maggio 2019 il Giappone vede l’ascesa al trono dell’ imperatore Naruhito, succeduto al suo Crisantemo.
Il padre, Akihito, ha abdicato il 30 aprile del corrente anno, annunciando l’ingresso al potere del figlio cinque mesi prima.
Akihito, divenuto imperatore emerito, è stato l’unico a dare le sue dimissioni negli ultimi 202 anni.
Il Giappone si appresta dunque ad entrare nell’era Reiwa (che significa “bella armonia” o “armonia e fortuna”) così come verrà ricordato il suo regno dai postumi.
Naruhito è sposato con Masako Owada, diplomatica del Ministero degli Affari Esteri poi divenuta “principessa”, anche se l’appellativo risulta improprio.
Oggi il novello imperatore ha tenuto il suo primo discorso (dei sei indetti dalle 10 alle 15), con un’apparizione pubblica dal balcone del palazzo imperiale di Tokyo.
Così si pronuncia il monarca 59enne, affiancato dalla moglie, dal fratello minore e dai suoi tre figli.
Proclama l’imperatore dinanzi alla folla festante: “Prego per la vostra salute e felicità, spero sinceramente che la nostra nazione cresca mano nella mano con le altre nazioni, cerchi la pace mondiale e un ulteriore sviluppo.”
Il discorso di Naruhito ha raccolto davanti alla residenza imperiale una gran folla, si tratta anche di una delle poche occasioni in cui il popolo può essere così vicino all’imperatore e al suo palazzo.
Il padre, Akihito, aveva raggiunto il numero di 155mila partecipanti al suo discorso dello scorso settembre, quello che ha registrato la più alta affluenza degli anni del suo regno.
Naruhito auspica a divenire “un simbolo del paese e della sua unità”, come ha detto nel suo primo discorso ufficiale.
La cerimonia di insediamento, svoltasi il primo maggio, ha avuto luogo in due momenti, nel primo dei quali non potevano esserci donne, neppure la moglie Masako.
L’imperatore ha avuto in dono i tre simboli del potere: una spada, un gioiello e uno specchio, il cui significato è legato alla mitologia nipponica.
I festeggiamenti per la nuova era hanno avuto inizio il 27 aprile e avranno fine il 6 maggio.
Si tratta della cosiddetta “Golden Week” (“Settimana d’Oro”) la cui durata è stata però prolungata a dieci giorni.
La cerimonia di incoronazione è invece prevista per il mese di ottobre.