Il Napoli batte per 3 reti ad 1 i campioni serbi della Stella Rossa di Belgrado ma il contemporaneo successo del Paris Saint Germain di Neymar, Mbappé e Cavani per 2-1 sul Liverpool obbligherà i partenopei a giocarsi il tutto per tutto ad Anfield Road.
Carlo Ancelotti schiera gli azzurri col 4-4-2 con Ospina a difendere la porta, Maksimovic, Koulibaly, Albiol e Mario Rui a completare il pacchetto difensivo, centrocampo di qualità con Hamsik ,Fabian Ruiz, Allan e Callejon e i due “piccoli”, Mertens ed Insigne a completare l’11 di partenza.
Il Napoli imposta una gara aggressiva e si rivela subito in discesa per la squadra di Carlo Ancelotti. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla sinistra, infatti, Nikola Maksimovic spizza nell’area piccola la palla che il capitano Marek Hamsik deve solo spingere in porta.
Il giocatore slovacco, questa sera in gran spolvero, confeziona una prestazione di altissimo livello che sicuramente avrà ripercussioni positive sul morale del calciatore non ancora andato a segno prima di stasera e mai autore di prove convincenti nel nuovo ruolo in cabina di regia affidatogli da Ancelotti.
Sebbene da Parigi provengano notizie negative col PSG passato in vantaggio pochi minuti dopo la segnatura napoletana prima con Bernat e poi col solito Neymar, il Napoli continua a produrre gioco cancellando, in quanto ad approccio alla partita, la prestazione opaca offerta col Chievo nel weekend. I risultati si fanno presto vedere con Dries Mertens che al 33° minuto si iscrive al tabellino dei marcatori sfruttando un traversone “sporcato” di Fabian Ruiz che giunge sui piedi del fiammingo che con un delizioso tocco d’esterno mette alle spalle dell’incolpevole Borjan un pallone già carico d’effetto al momento della conclusione a rete. A fine primo tempo al “Parco dei Principi” i Reds accorciano le distanze con un rigore di Milner. Tutto si deciderà nel secondo tempo.
Forti della speranza del gol allo scadere del Liverpool, il “folletto belga” nella ripresa si scatena concedendosi una doppietta al minuto 52 su prezioso assist di uno strepitoso Hamsik che taglia centrocampo e difesa serba: l’attaccante si smarca e libera il suo destro (toccato con la punta delle dita da Borjan) con il pallone che finisce nell’angolo alto alla destra dell’estremo difensore.
A partire dal terzo gol il Napoli si “rilassa” concedendo molto spazio alla Stella Rossa che dopo 5 minuti dalla segnatura azzurra accorcia le distanze con El Fardou Ben Nabouhane che buca Ospina su assist di pregevole fattura di Marko Marin, unica vera stella della squadra allenata da Vladan Milojevic.
Finisce così senza ulteriori grandi emozioni sia al S.Paolo che al Parco dei Principi. Da annoverare solamente l’infortunio alla caviglia di Raul Albiol, sostituito ad inizio ripresa da Hysaj con Maksimovic spostato al centro della difesa.
Curioso ciò che è avvenuto sugli spalti quando si registrava il 92° minuto di gioco con un boato inspiegabile proveniente dal settore dei tifosi di casa per un eventuale gol del Liverpool che non è stato mai segnato. Telecronisti attoniti in tal occasione.
Al Napoli adesso avrà a disposizione due risultati su tre nel tempio del calcio di Anfield a Liverpool per staccare il pass per gli Ottavi di Finale di Champions League. Addirittura sarà possibile per il Napoli anche perdere con i Reds con non più di un gol di scarto in virtù del risultato della partita d’andata (1-0 a favore di Insigne & co.) o con più gol di scarto qualora il PSG non riuscisse a sbancare il Marakana di Belgrado, stadio in cui la Stella Rossa non ha mai perso né subito gol.