Si sente il suo nome in giro, la sua propagazione è stata repentina e costante, al punto da essere spesso sulla bocca di tutti. “Tanto prima o poi ci penserà il Karma”: quest’ultimo è un termine ormai in voga. Si tratta di un concetto complesso della religione indiana, il quale simboleggia una diretta conseguenza delle scelte e delle azioni di ciascun individuo, in un rapporto di causa-effetto. Anche ieri sera, durante lo svolgimento di una delle partite più importanti, in uno degli stadi più importanti, in una delle serate più importanti, il Karma ha interpretato il suo ruolo: non si è trattato di nessun fatalismo, niente è stato affidato al destino, come viene spesso erroneamente fatto, è stato un trionfo per le qualità e l’audacia possedute dal Napoli.
Come nel 2018, la storia si ripete, nonostante la cornice completamente differente: un vento di freschezza e di speranza spira intorno alla bocca sommitale del Vesuvio, il Karma ha premiato le gesta di una squadra totalmente rigenerata da un allenatore esperto e competente. I partenopei completano una rimonta sensazionale e conquistano una vittoria cruciale per il futuro andamento della stagione e per la crescita della propria autostima.
Napoli-Juve, successo straordinario al Maradona: agganciata la vetta della classifica
Il Napoli, dunque, vince e convince, malgrado un gioco non eccezionale. Dal punto di vista tattico, però, Spalletti surclassa Allegri e azzecca i cambi giusti, divenendo il secondo allenatore della storia azzurra a vincere le prime tre partite di campionato. Tra i protagonisti della gara, il tecnico, infatti, gioca un ruolo principale, conquistando un meritato 7 in pagella. La sfida degli azzurri, però, comincia in salita, la squadra subisce un gol proprio negli istanti dopo il fischio d’inizio. L’errore imperdonabile di Manolas in difesa costa caro al Napoli; Morata scippa il pallone al difensore greco e si presenta da solo davanti ad Ospina, infilando la sfera al lato del portiere. Kostas regala il pallone all’avversario e lo spagnolo non perdona: i bianconeri passano a condurre al 10′ di gioco.
Un’ora davvero complicata per la formazione di Spalletti, alla ricerca di spazi liberi e di varchi adeguati per far passare il pallone. Nella ripresa, sul fronte opposto, l’errore stavolta viene commesso da Szczesny: “tiro aggir” di Insigne, ribattuto del portiere polacco e Politano lo anticipa rapidamente ed insacca la palla in rete. Pareggio ottenuto e risultato riacciuffato, i padroni di casa sperano nella vittoria. Ricordi lontani riaffiorano alla luce, alcune gesta restano indelebili, a volte perché ripetute: come tre anni fa, nei minuti finali della gara, Koulibaly colpisce la sfera nell’area di rigore e trascina i partenopei al successo.
Un successo meritato per il Napoli, frutto di un’ottima prestazione di alcuni singoli, tra cui l’esordiente Anguissa. Costretti a fare la partita nella prima frazione di gara per l’atteggiamento difensivo della Juve, nei 45′ della ripresa si scatena la furia azzurra e il Karma premia la rosa del tecnico toscano. Il club campano, dunque, festeggia per la vittoria, il gap con la Juve e il primo posto in classifica agguantare. Koulibaly e Politano le armi in più di Spalletti, le quali hanno punito la retroguardia bianconera ed affondato gli storici rivali.
Il post-partita è stato contraddistinto da un accesso litigio tra il tecnico di Certaldo e Max Allegri, il quale non ha digerito il boccone amaro e la cocente sconfitta. L’allenatore azzurro ha voluto elogiare i propri ragazzi per una prestazione eccellente, sottolineando la splendida reazione dopo il gol degli avversari. A tessere altre lodi ci ha pensato il presidente De Laurentiis, al termine della sfida al Maradona.