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Napoli, come raggiungere lo stato dell’atarassia?

Al di là delle differenti sfumature assunte nell’ellenismo e dell’affinità con termini quali apatia, adiaforia ed eutimia, l’importanza del concetto di atarassia resta tale. Una nozione cardine della filosofia di Epicuro, ateniese del III secolo a. C., padre dell’epicureismo. Ma che che cosa si intende con il termine greco “ἀταραξία“? Si designa la perfetta pace dell’anima, la quale si origina dalla liberazione delle passioni, i momenti della vita caratterizzati da stati di veementi trepidazioni. Caro Napoli, contro la Samp, sarà proprio il caso di dare retta al vecchio Epicuro e sbrogliare il groviglio di emozioni che tormenta il tuo animo.

L’ira funesta, scaturita dalla cocente sconfitta contro la Juventus sotto i riflettori dell’Allianz, ha turbato non poco gli spiriti dei tifosi. La delusione, amalgamata alla collera, ha inondato i cuori di un popolo intero. I partenopei ci hanno creduto sino in fondo, addentrarsi negli abissi è stato un atto intrepido, ma alla fine tutto è risultato vano. Una sconfitta amara, dunque, per il Napoli, anche pesante in chiave Champions. L’approccio timido e condiscendente ha punito la squadra di Rino Gattuso; i bianconeri hanno approfittato della condotta azzurra e disputato una delle loro migliori gare.

Ma è proprio da questo pesante 2-1, che il Napoli deve ripartire e risorgere dalle proprie ceneri. Nel mirino, quindi, c’è la Samp, prossima avversaria da sfidare e necessariamente da battere. Il solito treno Champions prosegue a ritmi fulimei, la concorrenza è agguerrita, agguantare la qualificazione non sarà un’impresa agevole. Il Napoli è appeso ad un filo e il rasoio è piuttosto tagliente: cosa succederebbe se il filamento si spezzasse? Un’eventualità da scartare anzitempo.

La rosa azzurra è comunque al completo per il match del Ferraris, Ringhio può contare su tutto il gruppo per colpire i proprio avversari. C’è, dunque, qualche dubbio di formazione. Nel modulo scelto dal tecnico, il 4-2-3-1, a difendere i pali toccherà probabilmente ad Ospina, che scalpita per una maglia da titolare ai danni di Meret. La retroguardia sarà composta dal tandem difensivo Manolas-Koulibaly, i due perni difensivi principali; sulle corsie spingeranno e difenderanno Mario Rui e Di Lorenzo.

A centrocampo, invece, ci sarà la coppia indispensabile costituita da Demme e Fabiàn. Nel terzetto offensivo, dalla sinistra verso destra, Insigne, Zielinski e Politano scenderanno in campo dal primo minuto; l’esterno italiano conquista nuovamente una casacca da titolare, Rino si affiderà ai suoi sprazzi insidiosi e repentini, poiché Lozano non è ancora al meglio. Il peso del reparto offensivo graverà sulle larghe spalle di Osimhen. Mertens, infatti, probabilmente siederà in panchina, il nigeriano ha fame di gol, riuscirà a soddisfarla?

Cara Samp, sii prudente e sta’ attenta all’estro calcistico di Lorenzo Insigne. Il capitano degli azzurri, difatti, alla vista delle maglie blucerchiate, tende ad esaltarsi. Sino a questo momento, la sua annata è stata strabiliante, i numeri sono pazzeschi, le statistiche da capogiro: sono 15 le reti realizzate, 5 gli assist sfornati ai propri compagni. La Sampdoria, inoltre, è la seconda squadra in Serie A a cui il “Magnifico” ha segnato più gol. Il club ligure è anche la rosa contro cui Lorenzo ha vinto più partite in campionato. Sarà in grado di scagliare contro Quagliarella e compagni la propria ira funesta e liberare l’animo azzurro da ogni turbamento?