Napoli Capitale dei Borboni ieri ed oggi, tra tradizioni e futuro.
Napoli fu la Capitale del Regno delle due Sicilie ospitando eventi e tradizioni dei Reali Spagnoli.
Tra le tradizioni più caratteristiche non si può non menzionare la Corrida.
La cultura partenopea è tra le più importanti ed affascinanti culture, in relazione all’ammontare di variegate contaminazioni etniche.
La storia si propaga tramite millenni e risente del vasto e profondo impatto del patrimonio culturale, delle diverse dominazioni cui Napoli è stata soggetta.
La più iconica e significativa è stata senza dubbio alcuno quella borbonica.
La città con la dominazione spagnola, divenne la Capitale del regno.
Venivano celebrati e ospitati i vezzi dei Reali.
Napoli era adornata da meravigliose infrastrutture che ancora oggi, sono oggetto di ammirazione da parte di migliaia di turisti,provenienti da tutto il mondo.
La città fece da sfondo anche alla Corrida.
Pare che tale evento abbia avuto luogo tante volte in diversi luoghi di Napoli, nel corso di centocinquanta anni.
I primi di spettacoli di tauromachia, nella capitale del Regno ebbero luogo nel 1536.
In quel periodo storico Napoli fu oggetto della visita di Carlo V.
L’evento venne organizzato proprio in suo onore, la capitale borbonica ebbe ben presto la sua prima Corrida.
La passione del viceré Don Pedro De Toledo, per l’arte del toreare lo spinse a ripetere la manifestazione.
Il reale pare fosse talmente devoto alla tauromachia da non appendere la divisa da torero al chiodo.
Nonostante rimase ferito durante una esibizione.
La fusione culturale tra le tradizioni spagnole dei Reali di Borbone e il folclore partenopeo tutt’oggi assume ancora dei tratti caratteristici e straordinari.
Il popolo partenopeo, ha assorbito tanto dalle dominazioni straniere di cui è stato vittima.
Una prova tangibile è data dal nostro dialetto partenopeo e ovviamente dai manufatti rinvenuti ai giorni nostri, che sono sopravvissuti all’inesorabilitá del tempo.
La Corrida a Napoli, veniva disputata nella zona di San Giovanni a Carbonara.
Luogo scelto per il sopracitato primo spettacolo del 1536.
Le altre località interessate erano diverse sempre a Napoli nel 1661.
La Corrida si macchió del sangue di un torero, durante uno spettacolo organizzato presso l’odierna Piazza del Plebiscito.
Era il 16 maggio del 1661.
Piazza del Plebiscito, era chiamata Largo di Palazzo.
Piazza Municipio, fece sfondo ad una Corrida che fu organizzata in occasione delle nozze, tra Carlo II e Maria Luisa D’Orleans.
Tutto ciò accadde il 13 gennaio del 1680.
Si svolsero anche successivamente gli spettacoli di tauromachia.
A Napoli Capitale del Regno, avvenivano di sovente corride per celebrare la festa del patrono di Spagna, San Giacomo.
L’ultima Corrida partenopea, si ebbe a Mergellina il 25 agosto del 1685 in ossequio per onomastico della Regina.
A testimonianza della Corrida presso Napoli Capitale del Regno delle due Sicilie, oggi vi è conservato uno straordinario dipinto.
Dipinto che raffigura la Corrida a Plaza Mayor, presso il Castel dell’Ovo.
Un’opera di un autore anonimo che oggi è possibile ammirare nei musei di Storia e Archeologia, a Madrid.
Ed anche presso il Museo del Teatro La Scala, a Milano.
Collegamento e legame forte tra la Napoli Borbonica e la Capitale di Spagna.
Legame rappresentato con forza dalla presenza della medesima opera d’arte.