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Napoli, ancora una volta spezzata una giovane vita

È un periodo complesso e difficile per tutti. Nonostante gli effetti del Coronavirus si stiano attenuando e tutti i cittadini tentino di ritornare ad una parziale “normalità”, gli eventi negativi, purtroppo, non si esauriscono mai, ma anzi aumentano, a causa anche di un momento tutt’altro che tranquillo. A Napoli, infatti, un giovane 17enne perde la vita, durante una lite.

È accaduto in Campania, nel Napoletano, più precisamente nel comune di Gragnano, la morte ha bussato alla porte del nipote del boss Nicola Carfora, dopo aver ricevuto 30 coltellate; per di più, anche un 30enne è rimasto ferito. Si trattava di una lite e, dopo di essa, sono stati trasportati entrambi nell’ospedale di Castellammare di Stabia, a Napoli, con ferite da punta e taglio. Colpito al torace e all’inguine, con un coraggio barbaro, senza nessuna pietà, per il giovane ragazzo non c’è stato nulla da fare; non sarebbe in pericolo di vita, invece, il 30enne.

Da parte di madre, il 17enne era il nipote del boss condannato in carcere a vita, Nicola Carfora, soprannominato “O fuoc“. Fin dal principio della vicenda, la polizia di Stato ha indagato sull’accaduto. L’inchiesta è stata diretta sia dalla Direzione distrettuale antimafia, sia dalla Procura dei minori. Le ferite riportate, causate da un’arma da taglio, erano molto gravi, tanto da costargli la vita. L’intervento dei sanitari, per soccorrerlo, sono risultati vani e inutili, il giovane non è riuscito a sopravvivere.

Il ragazzino, infatti, è giunto morente, verso le 4 del mattino, all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, Napoli, a bordo di un’automobile con il 30enne ferito di Pimonte. I due giovani mostravano delle ferite da punta e taglio evidenti, simbolo di un litigio, in più parti del corpo. L’adulto è stato portato subito in sala operatoria ed è stato sopposto ad un piccolo ma delicato intervento; per il giovane ragazzo, invece, i medici non hanno potuto far nulla e hanno confermato il decesso. Dopo l’operazione, l’uomo è stato interrogato dagli investigatori, per chiedere chiarimenti e portare alla luce l’accaduto.

Importante e necessario sarà accertarsi con quali individui il 17enne abbia avuto contatti, prima della sua morte. La visione delle diverse immagini di alcuni impianti di videosorveglianza potrebbero offrire un enorme supporto alle indagini, poiché alla vicenda sembra che non abbia assistito nessun testimone. Inoltre, come se non bastasse, nelle stesse ore pare che si sia verificata anche una sparatoria: alla guida di un’auto, un ventenne è stato raggiunto da un proiettile. Il ragazzo è stato solo sfiorato ed ora è salvo. Quindi, non è stata esclusa l’idea che l’accoltellamento e la sparatoria siano collegate.