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Napoli: a settembre arriva il Balloon Museum

A Napoli, dal 22 settembre al 7 dicembre, arriva il Balloon Museum, un format creato da un team curatoriale che progetta e allestisce mostre d’arte contemporanea con opere che hanno l’aria come elemento distintivo. Un viaggio tra installazioni fuori scala dalle forme inaspettate in cui l’interazione con lo spettatore è posta al centro dell’esperienza. Quindi è un’arte da toccare, da vivere e condividere, mai statica che crea una relazione innovativa con il visitatore, dando vita ad un percorso esperienziale di socializzazione. Questo approccio non convenzionale alla cultura affascina e incuriosisce adulti e bambini, appassionati e curiosi.

Prima di Napoli, la mostra è stata prima a Roma dal 3 gennaio 2022 fino al 1 maggio 2022, poi a Milano dal 23 dicwmbre 2022 al 12 febbraio 2023. La mostra sarà allestitallestita pressola Mostra d’Oltremare.  Al Ballon Museum il fisico e il digitale si mescolano creando uno spazio suggestivo, divertente e giocoso dove poter liberare e dar spazio alla propria immaginazione. Lo stupore e la curiosità accompagnano il visitatore per tutta la durata della visita, per un’ora e mezza di puro divertimento e leggerezza.

Le installazioni protagoniste di Balloon Museum di Napoli, sono opera di diciotto tra artisti e collettivi d’arte internazionali attivi nell’Inflatable Art & Balloon Art, un movimento d’arte nato negli anni Sessanta del Novecento con la Pop Art. Sono 28 le opere esposte al museo temporaneo, tra queste:

  • A Quiet Storm, “Una tempesta silenziosa” è un’installazione piena di contraddizioni. Qui la tempesta è leggera e morbida; l’infinità di sfere bianche che cadono a terra, come piccole bolle di sapone accarezzano il pubblico. In questo stesso desiderio di combinare elementi natuali e artificiali, gli artisti confondono i nostri punti di riferimento e sfidano i nostri sensi. Un’installazione immersiva ed esperienziale in cui il pubblico attraversa un ambiente che risveglia la meraviglia infantile, la magia delle piccole cose, un mondo che suggerisce presenze ultraterrene e la fragilità del tutto.
    Studio creativo che lavora su esperienze audiovisive inaspettate. Installazioni immersive light-sound e opere interattive, ricercando e concentrandosi sull’equilibrio tra natura e tecnologia come i principali strumenti per la creazione.
  • L’opera ADA creata da Karina Smigla-Bobinski nel 2017 offre qui un’esperienza reale basata sul gesto e sulla casualità. Una sfera gonfiata con elio e ricoperta di punte di grafite viene messa a disposizione dei visitatori. Una volta in mano, la sfera vaga nell’aria, rivelando una moltitudine di disegni astratti su tutte le superfici della stanza. L’opera è stata concepita in memoria di Ada Lovelace, pioniera dell’informatica che, in collaborazione con Charles Babbage, creò il primo programma per computer nel 1842. L’opera interattiva può essere paragonata a un programma informatico. I visitatori inviano ad ADA i dati da elaborare e ADA interpreta il codice tracciando i dati sulle pareti bianche. Ma ADA è soprattutto un’”avventura” umana, poiché ogni visitatore potrà trovare, nei disegni a carboncino, un proprio significato. Vera e propria macchina da disegno, ADA invita a liberare la propria creatività.
  • ARIA – The Breath immersive Experience è l’opera dello studio Pepper’s Ghost realizzata in occasione della mostra Pop Air. Si tratta di un’esperienza immersiva, un’ interpretazione digitale dell’ inflatable art in cui Il visitatore si trova avvolto, a momenti stretto, da una moltitudine di palloncini persi nel cielo e coinvolto nel viaggio attraverso l’esperienza metafisica della sospensione. Il sound design immersivo è studiato per riportare in suono le sensazioni che si creano attorno ai visitatori con la stessa intensità e profondità di un respiro fatto a chilometri di altezza con l’intenzione unica di vivere uno spazio senza limiti.