Domenica 15 settembre 2019 un cacciatore francese ha ritrovato un cadavere amputato delle quattro membra.
La sconcertante scoperta è avvenuta presso l’Isere, zona meridionale della Francia.
Il cadavere rinvenuto è quello di un uomo, di nazionalità italiana avente 44 anni. L’identità dell’uomo è stata resa nota dalla procura di Grenoble, la quale ha prontamente ha aperto un’inchiesta sul caso.
Il cacciatore francese ha ritrovato il cadavere del 44enne imballato all’interno di un telo di plastica presso il paesino di Charette, comune francese situato nel dipartimento dell’Isere della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi.
Nella giornata di ieri, giovedì 19 settembre 2019, è stata effettuata l’autopsia sul cadavere del 44enne italiano.
L’autopsia è stata eseguita dai medici legali della gendarmeria a Pontoise.
Dall’autopsia è emerso che il cadavere avesse delle lesioni alle ossa del cranio, causate da un oggetto contundente.
I medici legali hanno evidenziato che queste lesioni al cranio potrebbero essere la causa del decesso per gravi danni neurologici e emorragia.
La notizia è stata resa nota da Eric Vaillant, procuratore di Grenoble.
Secondo le prime informazioni rese note dalla Procura, il 44 enne italiano, sarebbe nato a Napoli nel 1975 ed era stata denunciata la sua scomparsa.
Il suo nome è Vittorio Baruffo.
L’uomo era scomparso il 9 luglio 2019 dal paesino francese Montalieu- Vercieu.
Si è potuta individuare l’identità dell’uomo di Napoli grazie all’esame del Dna.
E’ doveroso mettere in evidenza che il giornale locale intitolato “La Dauphinè Libèrè” ha citato una fonte molto vicina all’inchiesta condotta dalle forze dell’ordine locali ed ha ipotizzato una pista di stampo mafioso per quanto concerne la morte dell’uomo di Napoli.