“Napoletano? E famme ‘na pizza”, regia di Vincenzo Salemme, noto attore, commediografo, sceneggiatore e regista teatrale che dal progetto del suo ultimo libro pubblicato a marzo ha creato uno spettacolo teatrale, che ha avuto avvio lo scorso 16 agosto dalla città di Gaeta.
Prossime tappe: oggi, 20 agosto a Maiori (Porto); il 21 agosto, Agropoli, Sa (Teatro Sotto Le Stelle E. De Filippo); il 24 agosto, Benevento (Piazza Cardinale Pacca); il 25 agosto, Sorrento (Villa Fiorentino); il 26 agosto, Salerno (Arena del Mare); il 28 agosto, Candela, Fg (Anfiteatro); il 29 agosto, Avella, Av (Anfiteatro); il 30 agosto, Ostia Antica (Anfiteatro Romano) e per concludere, il 3 settembre sarà a Caserta (Belvedere di San Leucio).
Nel periodo di emergenza sanitaria, Salemme ha affermato: “Ci sono momenti in cui ognuno di noi deve dare quel che può”. Dopo lo stop a tutte le attività, secondo quanto deciso dal Governo per far fronte all’emergenza sanitaria, ora l’attore riprende in mano la sua vita e la sua carriera proponendo uno spettacolo simpatico, ma che allo stesso tempo fa riflettere.
“Napoletano? E famme ‘na pizza” è un lavoro che nasce dal desiderio di rispondere alla crisi determinata dall’emergenza Covid-19 e che ha lo scopo di valorizzare il territorio, favorendo lavoratori e lavoratrici dello spettacolo. Si tratta, di una manifestazione di interesse concreto verso il mondo dello spettacolo che negli ultimi mesi ha sofferto particolarmente.
Ecco le parole di Salemme: “A volte essere napoletani è difficile: bisogna farsi piacere il caffè bollente, mangiare il ragù la domenica e il capitone a Natale, saper raccontare barzellette, suonare il mandolino e cantare in maniera intonati i grandi classici della canzone partenopea, amare la pizza sopra ogni cosa, saper nuotare e fare il bagno in ogni stagione dell’anno”.
Vincenzo si è inoltre, chiesto il perché di tutte queste pretese subite solo da chi è napoletano, mentre chi nasce altrove è indubbiamente più libero di essere e di fare ciò che gli pare.