In Namibia, l’otarda dalla cresta rossa, nota anche come Lophotis ruficrista, è un volatile molto comune, ma anche nelle zone di Botswana e Zimbawe.
Il maschio della specie, ha un modo singolare di farsi notare dalla femmina che sta puntando: vola in alto nel cielo e, raggiunta un’altezza abbastanza vertiginosa da fare colpo, chiude le ali precipitando verso il basso per riprendere elegantemente quota appena un istante prima di schiantarsi a terra.
Se l’evoluzione gli riesce, la femmina, impressionata, sarà sua.
In caso contrario, si sarà guadagnato il soprannome di suicide bird.
Durante il corteggiamento l’otarda crestarossa si getta in picchiata ed in alcuni casi si schianta al suolo.
Il mondo animale si sa, non smette mai di stupire.
In molti casi e in molte specie, il maschio solitamente non fa una bella fine, a differenza del corteggiamento che avviene nel genere umano.
Dopo l’accoppiamento ad esempio muoiono i maschi delle formiche, delle api o la mantide religiosa, che divora la testa del maschio durante l’amplesso.
L’otarda, comune in Namibia, è un uccello di circa 50 cm di lunghezza e raggiunge un peso di 680 grammi.
Esso è endemico della Namibia e si può torvare anche in Angola, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Swaziland e Sudafrica. Predilige climi aridi e semi-aridi, dove vi sia un minimo di vegetazione dove ripararsi.
Descrizione
Il maschio ha la testa grigia con una larga fascia nera ed un piumaggio rossastro sulla nuca che ne hanno determinato il nome.
Il becco è corto e grigio, le parti del corpo sono di marrone chiaro chiazzato di nero e beige.
Una mimetica naturale ed ideale per sfuggire ai predatori.
Il petto rimane bianco, mentre il ventre ed il sottocoda sono marrone scuro.
Le zampe grigie o giallastre dispongono di tre dita prive di pollice, come tutte le sottospecie di otarde.
La femmina ha una testa più marrone, una cresta più piccola e una larga fascia bianca attraverso la parte bassa del petto.
L’unico disformismo sessuale è rappresentato dal colore del piumaggio. Gli immaturi assomigliano alle femmine.
Il corteggiamento
Le otarde durante le fasi dell’accoppiamento eseguono una vera e propria “parata nuziale”.
Cantano in duetto con un rapido wuk-wuk-wuk-wuk che aumenta di volume e frequenza fino a diventare un wuka-wuka-wuka-wuka.
Il suo canto territoriale è una serie di tic-tic-tic-tic rapidi che si trasformano in un fischio acuto e penetrante phee-phee-phee-phee.
Tra le otarde, quella crestarossa è una delle poche che emette fischi.
La parata nuziale è molto impressionante. I maschi incominciano intonando canzoni, per poi lanciarsi in un rapido volo verticale di una ventina di metri.
Completata l’ascesa, inclinano il corpo all’indietro, con le zampe in avanti, e si lasciano precipitare con le ali sollevate verso l’alto.
Questa manovra viene effettuata sia per impressionare le femmine che gli altri maschi e stabilire il territorio, allontanando altri eventuali pretendenti.
In alcuni casi purtroppo, l’eccitazione del maschio, l’inesperienza o la competizione, portano il poveretto a schiantarsi al suolo, compiendo un vero e proprio “suicidio d’amore”.
Tra le altre cose l’otarda raramente si mette in volo, oltre alla parata, le occasioni di volo possono essere dettate da situazioni di fuga.
Quando la femmina è stata ammaliata, il maschio gonfia le piume del collo e della gola ed alza le piume del cranio a formare una cresta.
Concluso l’accoppiamento, il maschio comunque abbandona la femmina in cerca di nuove compagne da coprire.