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Movida violenta a Napoli nonostante il coprifuoco

È accaduta dopo la mezzanotte del 9 maggio l’ennesima violazione della movida notturna da parte di centinaia di giovani assembrati nelle piazze di Napoli, che si è trasformata in movida violenta.

Nonostante le norme imposte contro il Covid e i diversi richiami da parte del governatore della Campania Vincenzo De Luca a mantenere comportamenti responsabili, sono stati circa 250 i giovani che in stato di ebbrezza hanno affollato le piazze del centro storico della città. A questi si aggiungono quelli radunati sul lungomare Caracciolo e il lungomare di Pozzuoli. Comportamenti che mettono a rischio l’andamento della situazione epidemiologica, come ha sottolineato il governatore: “Ho il terrore della movida. Se continua così magari non ci giochiamo l’estate, ma rischiamo la terza ondata a settembre”.

Diversi interventi sono stati effettuati nella notte dalle forze dell’ordine nelle aree della movida del centro antico di Napoli, dove centinaia di ragazzi sono stati dispersi nelle piazze più affollate; 52 le sanzioni elevate e diffidati 2 bar.

Intorno all’una erano 250 i ragazzi che si erano assembrati in Largo Banchi Nuovi, mentre circa 500 erano nel centrale Largo San Giovanni Maggiore, nei pressi dell’Università L’Orientale. Centinaia di persone, con mascherina a girocollo o al polso, hanno insultato e fischiato contro le volanti che cercavano di allontanarli. “Si è proceduto”, si sottolinea al Comando provinciale, “con equilibrio e fermezza per evitare criticità di ordine pubblico. I controlli continueranno anche nei prossimi giorni”.

Più grave è stato l’accaduto sul lungomare Caracciolo, dove le restrizioni Covid non hanno fermato la violenza. Un grave fatto di sangue è avvenuto in via Arcoleo, dove un ragazzo 17enne è stato accoltellato. Il minorenne ferito, originario di Miano, è stato trasporto all’ospedale Vecchio Pellegrini, non è in gravi condizioni.

La squadra mobile di Napoli è sulle tracce dell’aggressore, già individuato grazie alle immagini delle telecamere pubbliche e private nella zona e alle generalità fornite dallo stesso ferito.

La sua cattura dovrebbe essere questione di ore. Dalle indagini pare si tratti di un coetaneo che l’avrebbe colpito dopo una lite per futili motivi. Gli agenti hanno denunciato il giovane per lesioni aggravate e porto di armi o oggetti atti ad offendere.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.