Il Coronavirus sta bloccando il nostro paese sotto tutti i punti di vista. Per fronteggiare questa emergenza, molti musei e gallerie d’arte stanno organizzando mostre virtuali e visite guidate, in modo tale che gli appassionati possano non rinunciare all’arte.
In questo momento restare a casa resta la priorità per limitare il numero di contagi e sperare che la situazione migliori nel giro di 2-3 settimane. Ecco perché si tratta di un modo diverso di trascorrere il tempo, soprattutto per chi spesso si reca in mostre o musei.
Diversi sono i musei e le istituzioni che finora hanno aderito a tale iniziativa: il Museo di San Martino, Parco Archeologico dei campi Flegrei, Palazzo Reale di Napoli, Pompei, il Museo di Capodimonte e molti altri in varie città italiane.
Ma come avviene tutto ciò? Le strutture stanno postando sul proprio sito o canali social contenuti inediti, con tanto di spiegazione degli esperti del settore, utili ad apprendere tante cose interessanti.
È chiaro che l’esperienza dal vivo sia del tutto diversa. Si riescono a cogliere aspetti più profondi e si provano altre emozioni. Ma è chiaro che, in un momento di emergenza come il nostro, siano fattori che passano decisamente in secondo piano.
Anzi, dobbiamo ritenerci fortunati che, nell’epoca digitale, l’arte riesca a penetrare nelle nostre case in maniera così rapida e semplice. Si tratta di un modo alternativo per apprendere cose nuove, allargare il proprio bagaglio culturale e restare in contatto con il proprio artista preferito.