Mostre d’arte a Napoli, un calendario fitto di eventi imperdibili.
Ecco le mostre d’arte visibili fino a fine gennaio 2025.
Mostre d’arte a Napoli
Giulia Piscitelli. Una Nuvola Come Tappeto
Una Nuvola Come Tappeto accoglie il visitatore a partire dalla Real Cappella e consiste in 21 inginocchiatoi cattolici.
Arredi lignei liturgici allestiti lungo l’intero percorso di visita come “filo conduttore” dell’esposizione.
Realizzati sul modello di un inginocchiatoio presente nel Duomo di Napoli, sono interamente rivestiti da coloratissimi tessuti di tappeti per la preghiera musulmana.
Il titolo dell’opera è tratto dal testo di Erri De Luca, che traduce dall’ebraico il versetto 39 del Salmo 105 «dove si canta Dio che guida gli Ebrei nel deserto».
Un lavoro che unisce le tre religioni monoteiste in un’unica opera, un singolo oggetto appartenente alla tradizione religiosa, che oggi arriva per la prima volta in Italia, precedentemente presentato al Kunstmuseum di Lucerna nel 2019.
Luogo: Museo del Tesoro di San Gennaro
Indirizzo: Via Duomo 149
Orari: tutti i giorni dalle 9.30 alle 18. Ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura
Sito ufficiale: http://www.tesorosangennaro.it
Fino al 25 gennaio 2025
Mostre d’arte a Napoli
ARTEMISIA GENTILESCHI. UN GRANDE RITORNO A NAPOLI DOPO 400 ANNI
Per la prima volta, dopo circa 400 anni, la Maddalena, capolavoro a firma di Artemisia Gentileschi, torna visibile a Napoli, città in cui fu dipinta tra il 1630 e il 1635.
Per un’esposizione unica all’interno dei meravigliosi spazi del Complesso Monumentale di Santa Chiara.
Conservata gelosamente per secoli in collezioni private, negli ultimi cento anni la Maddalena si trovava nella prestigiosa collezione Sursock, a Beirut, dove fu gravemente danneggiata nella nota esplosione del 4 agosto 2020.
Sapientemente restaurata grazie all’intervento di Arthemisia, l’opera è tornata oggi agli antichi splendori.
Essa mostra tutti i caratteri di stile e di narrazione visiva propri del lungo periodo trascorso da Artemisia a Napoli dove visse dal 1630 fino alla morte nel 1654.
Mostre d’arte a Napoli
“La datazione al 1630-1635 coincide con l’arrivo a Napoli di Artemisia, periodo durante il quale nei suoi dipinti abbondano i toni del giallo e del blu.
La santa è raffigurata in un momento di dialogo con il divino, i suoi occhi non sono “pieni di lacrime” (Hall): assistiamo a una diversa risposta emotiva, non dovuta a una plateale “visione angelica in cielo” ma a un travaglio interiore che la porta coscientemente al gesto di rinuncia alla vanità, rappresentata dalla collana di perle.
Il gesto, altro tema peculiare dell’arte barocca, è potente, ma allo stesso tempo cortese: la collana viene delicatamente staccata dalla mano destra portata verso il petto, non è strappata in preda a una artificiosa folgorazione, e dunque assistiamo all’attimo in cui questo simbolo sta già delicatamente abbandonando il collo della donna.
Mostre d’arte a Napoli
Accanto alla Maddalena sono il vaso degli unguenti sul tavolo alle sue spalle, i gioielli e quello che sembra uno specchio in una cesta, dettaglio iconografico già presente nella Maddalena di Artemisia a Palazzo Pitti (1617-1620).
La figura è vista da un punto leggermente ribassato, seduta, ed emerge con veemenza dallo sfondo scuro.
Mostre d’arte a Napoli
Artemisia fa appello a un registro caro all’arte barocca, enunciato da Rudolf Wittkower nel 1958: il sottile dramma dato da questa torsione verso la sua sinistra, l’espressione che rivela uno stato di trance dovuto al dialogo interiore con il Divino, che non sconvolge ma conforta la santa.
La luce, dalla forte valenza spirituale, investe l’imponente figura accentuando l’effetto di movimento del panneggio.” (Francesco Trasacco, 2023)
Mostre d’arte a Napoli
Gli inconfondibili toni di giallo oro cupo e blu oltremarino su cui spicca il candore della camicia sono enfatizzati dalla potenza del chiaroscuro, che non preclude alle parti in luce uno splendore netto.
La santa, il cui sguardo estatico trasmette la gratificazione per il passaggio a una nuova vita sorretta dalla fede, sembra dialogare mentalmente con il divino, mentre alle sue spalle i gioielli e il vaso degli unguenti sono posti a sottolineare l’abbandono della precedente esistenza.
Fino al 19 gennaio 2025