Morto suicida un imprenditore 59enne nel casertano; ancora un gesto estremo, che vede protagonista il proprietario di una fabbrica di calzature.
La pandemia che ormai da mesi causa tantissimi decessi, licenziamenti, problemi economici, sembra non dare tregua.
Suicidio: imprenditore morto nel casertano
L’uomo, proprietario di un’azienda di calzature, è stato trovato morto impiccato all’interno della propria fabbrica. Un gesto estremo che sembrerebbe esser collegato alla grave crisi economica che attanaglia il Paese, mettendo in ginocchio tantissimi settori.
Il lavoro scarseggia, l’occupazione tocca i minimi storici e l’imprenditore di Cariano, ha deciso di uccidersi.
Il corpo senza vita dell’uomo è stato rinvenuto dai carabinieri di Marcianise, allertati dal figlio, che non ricevendo notizie dal padre e non riuscendo a raggiungerlo telefonicamente, ha allertato le forze dell’ordine.
La salma di E.R. cinquantanovenne molto conosciuto in zona, è stata sequestrata e sul decesso la Procura di Napoli Nord ha avviato un’inchiesta, anche se al momento la pista principale sembrerebbe essere quella del suicidio.
La indagini dei carabinieri di Marcianise
Le indagini, affidate ai carabinieri della stazione di Marcianise, che dopo varie ricerche hanno condotto alla fabbrica di calzature, dove la povera vittima è stata ritrovata, impiccata.
Vano ogni tentativo di rianimare l’uomo, morto con un cappio al collo; i sanitari del 118, infatti, hanno provato a rianimarlo, purtroppo senza risultati.
Per il cinquantanovenne casertano, non c’è stato nulla da fare.
Alla base del gesto estremo, probabilmente i problemi economici e le poche vendite, dovute a questo particolare momento sociale. Parenti e amici hanno raccontato che l’uomo nelle scorse settimane avrebbe più volte manifestato la propria preoccupazione per una situazione alquanto complicata.
La fabbrica di scarpe di cui l’uomo era proprietario, gestita da tutta la famiglia e famosa in zona, da diversi mesi provava a rialzarsi, a seguito di una grave crisi economica scatenata dal Covid-19.
L’imprenditore aveva cercato in ogni modo di risollevare l’azienda, anche venendo alcuni immobili; ma probabilmente la pressione finanziaria e la preoccupazione per un nuovo fallimento, lo tormentavano, tanto da spingerlo a compiere un gesto così estremo.
L’ennesima vittima di un sistema allo strenuo delle forze.
Un uomo, un padre, un imprenditore che non ha resistito alla pressione fiscale e alla paura di non farcela.