La morte improvvisa di Claudio Mandia, 17enne di Battipaglia che stava studiando in un college a New York, sembrerebbe avvolta dal mistero. Per il momento, la famiglia del giovane avrebbe denunciato “trattamenti inimmaginabili” da parte del college in cui stava studiando, ma fino ai risultati dell’autopsia nulla si può dire con certezza.
La famiglia si è poi chiusa nel dolore, non rilasciando più alcuna dichiarazione. I genitori di Claudio sono due imprenditori di successo nel campo dei prodotti surgelati, pizze soprattutto, esportati in tutto il mondo. La loro azienda è un’eccellenza del territorio che, con molta probabilità, in futuro sarebbe passata alla gestione di Claudio.
Per gli inquirenti spuntano nelle indagini due nuove plausibili ipotesi.
Claudio Mandia, trovato morto a 17 anni: l’ipotesi di suicidio
Claudio era stato messo in isolamento a causa di un compito copiato con la minaccia di espulsione dalla prestigiosa Ef Accademy di Tarrytown. Forse, la prospettiva di veder sfumare questo percorso educativo prestigioso o l’isolamento stesso, potrebbero aver spinto Claudio a commettere un gesto estremo.
Gli interrogativi, però, restano: perché suicidarsi proprio quando i genitori erano in visita per il suo 18esimo compleanno?
A breve, la salma dovrebbe rientrare a Battipaglia. Il sindaco ha spiegato: “Abbiamo già inviato i documenti anagrafici, tramite il Consolato, alle autorità americane, che ce le hanno chieste nella notte tra sabato e domenica”.
La famiglia, con il team di avvocati dello studio associato Bochetto-Lentz, nega che nella morte di Claudio possano essere implicati l’abuso di alcol e droghe.
L’ipotesi di gioco estremo cameratesco
Un’altra ipotesi sulla morte di Claudio è il gioco estremo cameratesco. Tutti i compagni di Claudio sono stati interrogati ed hanno sostenuto di aver partecipato ad una festa per il suo 18esimo compleanno.
L’Ansa sostiene che il ragazzo si sia allontanato prima della fine della festa per rientrare in camera sua, dove poi è stato trovato senza vita. Ma un’altra pista si sta facendo spazio nelle indagini: quella del gioco estremo, poiché alcuni non confermano che si sia realmente svolta una festa di compleanno.
Su questa ipotesi, vige la massima riservatezza. Più informazioni saranno rilasciate dopo l’autopsia del ragazzo.
Lo zio Pietro Benesatto, a caldo, subito dopo aver appreso la notizia, aveva parlato di un malore improvviso. I compagni, però, negano anch’essi l’ipotesi di un abuso di droghe o alcol.