Le misure che si stanno adottando man mano in questi giorni nelle varie regioni per attenuare il diffondersi dell’epidemia, non sono soltanto una scelta politica, a la risposta all’appello degli scienziati tra medici ed accademici che chiedono espressamente di bloccare questa sorta di normalità per evitare il peggio.
Ciò che si teme più di tutto è il decesso, ogni giorno, di un numero di persone troppo alto, fatto che si prevede se si considera che la situazione dei contagi vada avanti con l’andamento attuale, che pare sia sempre meno contenibile!
L’appello è stato fatto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, da oltre cento scienziati.
“Come scienziati, ricercatori, professori universitari riteniamo doveroso ed urgente esprimere la nostra più viva preoccupazione in merito alla fase attuale di diffusione della pandemia da Covid-19” è quanto dichiarato, secondo quanto riportato da ANSA.
In particolare quanto espresso fa riferimento agli studi del fisico Giorgio Parisi, che stima un aumento dei decessi per covid – considerando l’andamento attuale – che prevede in breve tempo un aumento dei contagi fino a 400/500 al giorno.
Così la richiesta dello stesso Parisi, e quella degli scienziati e ricercatori che ne hanno fatto presente al governo, è quella di assumere dei provvedimenti importanti nei prossimi giorni, per bloccare l’ondata.
L’osservazione certamente “impopolare” fatta riguarda il fatto che sia stata data priorità assoluta al diritto alla salute – sancito dall’articolo 32 della Costituzione – rispetto a quello che è voluto essere fino ad ora una sorta di bilanciamento tra interessi economici, con annessa tutela dei posti di lavoro, e quella appunto di contenimento del contagio.
Inoltre, ciò che viene fatto notare, è che per preservare l’economia oggi, senza quindi adottare delle misure drastiche che avrebbero come oggetto di maggiore attenzione la salute pubblica più di tutto il resto, il rischio potrebbe divenire ancora più grande per l’economia stessa. Non avrebbe quindi senso non volerla in qualche modo rallentare in questo momento, perché si finirebbe per danneggiarla ancora di più consecutivamente.