Epoche trascorse, secoli vissuti e millenni mai precipitati nell’oscurità dell’oblio, poiché ciascun attimo dell’esistenza contraddistigue l’esistenza stessa. Persino Tacito, costretto a subire le ingiustizie dei principes più feroci, sosteneva questa tesi. Con l’avvento del principato, egli non ha potuto dimenticare le sopraffazioni e le angherie a cui aveva opposto resistenza: recitava, infatti, “nunc demum redit animus“, “finalmente si ritorna a respirare“. Nonostante il prolungato arco temporale, circa 2000 anni dopo, alla Scala del calcio, un uomo, un certo Luciano Spalletti, ha esclamato nuovamente l’antica espressione tacitiana; il Napoli è ritornato finalmente a respirare, dopo un intervallo di tempo davvero cervellotico, ritornando ad inspirare una boccata d’aria fresca differente contro un Milan spento.
Una prestazione sublime, un successo grintoso, rabbioso, quasi frastornante, non tanto per il risultato, ma per il carattere mostrato dalla formazione partenopea. È stato siglato un solo gol, un gol, però, essenziale, quanto basta a superare il Milan e ad espugnare San Siro, uncinando proprio i rossoneri al secondo posto della classifica. Dopo due sconfitte consecutive, gli azzurri ritornano alla vittoria, dal sapore ancora più delizioso, per l’orgoglio e la “cazzimma” mostrata alla Scala del calcio. Un’impresa portata a termine dai superstiti azzurri rimasti, accontonando, almeno per una sera, l’incubo infortuni e le numerose assenze della squadra.
“I ragazzi hanno lottato, si sono dati una mano. Questo fatto di fare qualcosa per il Napoli è stato messo in evidenza. È un risultato fondamentale per noi, venivamo da due sconfitte immeritate. Quando si abbassa l’entusiasmo e l’autostima con una maglia del genere addosso le gambe diventano di piombo. Siamo stati bravi a soffrire. Ma dopo aver retto si sono create delle opportunità non sfruttate”. Queste le dichiarazioni di Spalletti, al termine della sfida, ai microfoni di Dazn.
Il Napoli batte il Milan di misura: decisiva la rete di Elmas
Nonostante le tante recriminazioni per il gol annullato a Kessie in extremis e l’atteggiamento passivo degli azzurri nel finale di partita, il Napoli soffre e alla fine vince con una prova superba. Tanti i protagonisti del match, in particolare tra le fila azzurre: Eljif Elmas, infatti, è stato uno dei migliori in campo, non soltanto per il suo colpo di testa vincente, ma anche per il suo straordinario estro calcistico. Eleganza, tecnica, rapidità; spesso e volentieri la stella macedone ha mostrato gli sprazzi del suo talento smisurato, caricandosi il Napoli sulle spalle ed incarnando il ruolo di leader. Anche Juan Jesus e Petagna hanno sfornato una prestazione influente, sfatando il tabù riserve e dimostrandosi titolari della rosa a tutti gli effetti.
Un successo, però, targato anche Luciano Spalletti, perché i meriti di questa serata sono da attribuire anche al tecnico toscano e alle proprie abilità da prestigiatore. Con i suoi trucchi di magia, l’allenatore, difatti, è stato in grado di offrire un nuovo equilibrio al Napoli per la sfida con il Milan. Sopperire ai tanti infortuni degli azzurri non era un compito semplice. All’interno di una tempesta temibile, tra le numerose calamità, è stato capace di trovare le chiavi per colmare le carenze di una squadra in realtà completa. Con il fondamentale apporto del suo timoniere, il club campano si è confermato l’anti-Inter; ha dimostrato, inoltre, di essere ancora in corsa non soltanto per la conquista di un posto in Champions League, ma anche per la lotta al tricolore.
Oltre l’emergenza, oltre le problematiche, oltre qualsiasi tipologia di intralcio, il Napoli batte il Milan e si aggiudica questo scontro al vertice. In circa novanta minuti, gli azzurri di mister Spalletti riscattano, dunque, le ultime due sconfitte, nel segno del suo nuovo talento. L’incornata vincente di Elmas ha regalato ai partenopei un sorriso, in seguito ad un intervallo temporale tenebroso. Privato dei propri titolari, il club campano compie un miracolo, un miracolo che vale la seconda posizione della classifica.