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Michele Avella, Poliziotto di 35 anni, muore in un incidente stradale

Michele Avella, di soli 35 anni, è morto in un incidente stradale a Cava de’ Tirreni. Agente scelto della Polizia di Stato, marito e padre affettuoso, Michele Avella è morto sul colpo lasciando la moglie e una bambina piccola. L’uomo era da pochi mesi in servizio presso il commissariato locale. La dinamica dell’incidente richiede ancora chiarimenti. Quando i soccorsi sono arrivati sul luogo dell’impatto Michelle Avella, ormai, era già senza vita.

Le Forze dell’Ordine stanno lavorando sulla ricostruzione dettagliata degli eventi. L’incidente è avvenuto la mattina dell’11 febbraio nel Rione Sant’Anna, in via Arti e Mestieri. Michele Avella era a bordo della sua moto quando si è schiantato frontalmente con un’automobile. L’uomo avrebbe cambiato corsia per un attimo nel tentativo di evitare un camion fermo. Lo schianto è avvenuto anch’esso con un veicolo fermo, parcheggiato accanto al marciapiede.

È molto probabile che il poliziotto stesse guidando ad una velocità elevata e che l’impatto con l’asfalto non gli abbia lasciato scampo. È stato disarcionato e, dopo uno sbalzo considerevole, è finito con violenza sulla strada. I soccorsi e le forze dell’ordine sono accorsi il prima possibile ma Michele è morto sul colpo. Anche i carabinieri sono accorsi sulla scena ma per lui non c’era più nulla da fare.

In zona sono presenti aree di videosorveglianza che saranno estremamente utili per ricostruire quanto avvenuto la mattina del’11 febbraio in provincia di Salerno. Moltissimi i messaggi di cordoglio per la morte di Michele Avella. Soprattutto messaggi che esprimono vicinanza alla giovane moglie e alla piccola bambina. L’uomo era molto conosciuto e amato, non solo dalla sua famiglia, ma dall’intera comunità. Lo ricordano tutti come una persona esemplare e come un poliziotto onesto e dedito al suo lavoro con passione. La comunità di Cava de’ Tirreni si stringe intorno alla famiglia per la sua prematura scomparsa.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.