“L’età incide sul rallentamento del metabolismo, ma non è un processo continuo”, afferma la professoressa Sabrina Corbetta, responsabile del Servizio di Endocrinologia e Diabetologia dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano.
Ma a che età il metabolismo inizia a rallentare?
“Da neonati abbiamo un metabolismo elevatissimo perché dobbiamo crescere – spiega la professoressa Corbetta – Il metabolismo, infatti, è il consumo di energia per garantire le nostre funzioni vitali. Per questo fino a due anni di vita si hanno livelli metabolici elevatissimi, dal momento che si devono generare tessuti nuovi. Il metabolismo resta elevato durante l’infanzia e la pubertà, fino all’inizio dell’età adulta. Ricordo che il periodo puberale, che inizia con il menarca nella femmina e con la comparsa della barba nel maschio, si completa solo intorno ai 20-22 anni, mentre lo sviluppo dello scheletro si completa intorno ai 25 anni. Raggiunta la maturazione completa, il metabolismo si stabilizza su livelli specifici per ogni singolo individuo”.
Altri fattori che influiscono
“Ci sono fattori genetici che ancora non conosciamo bene, ma che sono determinanti e sui quali si fa fatica ad incidere. E poi ci sono fattori ormonali” spiega la professoressa Corbetta.
Alimentazione, attività fisica, massa muscolare e ormoni
Ad incidere sul metabolismo sono l’alimentazione, l’attività fisica, la massa muscolare e altri ormoni.
“Gli ormoni della tiroide e il cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress, in particolare, sono implicati nella regolazione del metabolismo. Per questo lo stress e la mancanza di sonno possono portare a mettere su peso. L’unico stress buono per l’organismo umano, infatti, è quello contingente, momentaneo, mentre uno stress cronico può dare come effetto sovrappeso e obesità. Va poi considerato che con il tempo si ha un declino dell’ormone della crescita, importante in età adulta per mantenere la salute della muscolatura scheletrica. A questo calo è legata la perdita fisiologica, dai 40 anni in poi, della massa muscolare scheletrica. In linea generale, comunque, va ricordato che una buona presenza di massa muscolare porta a consumare di più anche a riposo. E non va dimenticato che, fisiologicamente, gli uomini hanno un metabolismo basale geneticamente più elevato di quello della donna di circa il 20%, anche al di fuori dell’età puberale”.