Dopo la sconfitta patita sul campo del Barcellona, il Napoli conclude ufficialmente la propria stagione. Il Barcellona, con i lampi e la classe di Messi, ha avuto la meglio sugli azzurri, che ce l’hanno messa tutta fino al triplice fischio.
Napoli fuori agli ottavi di Champions League. Messi decisivo
La squadra di Gattuso saluta la più importante competizione continentale. C’era da aspettarselo contro una delle favorite del torneo, che nella propria rosa può vantare il calciatore più forte al mondo.
Nonostante ciò, il Napoli può avere qualche rammarico. Chissà cosa sarebbe successo se quella palla scagliata sul palo da Mertens al 1′ minuto fosse andata in rete. Chissà se quel gol di Lenglet (che sblocca il punteggio) fosse stato annullato (spinta netta su Demme) come sarebbe andata. Non lo sapremo mai, ma d’altronde il calcio è fatto di episodi.
Episodi a parte, i catalani hanno mostrato più esperienza, astuzia ed hanno colpito quando dovevano. Poi è chiaro che quando hai Messi in squadra tutto diventa più semplice. D’altronde, se non sei un alieno, 6 palloni d’oro non li vinci. Per non parlare dei numeri: 485 presenze con i blaugrana, 444 gol, di cui 114 in Champions League. Extraterrestre!
Tempo di bilanci
Terminata la stagione, è possibile effettuare un resoconto della stagione partenopea. Una prima parte disastrosa con Carlo Ancelotti, tante sconfitte, gruppo disunito, fino al famoso “ammutinamento” di gran parte dei calciatori.
Dopo un po’ di tempo Ancelotti viene esonerato e sostituito da Gattuso. L’ex Milan, dopo un inizio difficile, ha risistemato il gruppo e, con le sue idee di calcio, ha cominciato a portare a casa qualche vittoria.
Dopo la pausa Covid, ha portato gli azzurri alla conquista della Coppa Italia, alzando il suo primo trofeo come allenatore. In campionato termina settimo, anche se, va detto, una volta sfumata la possibilità di raggiungere la posizione Champions, il Napoli ha un po’ mollato, certo del posto in Europa League come vincitore della coppa nazionale.
Una seconda parte di Gattuso sicuramente positiva, con la vittoria di un trofeo e un’identità di gioco. L’allenatore calabrese ha guadagnato sul campo la riconferma, per cui gli azzurri possono già pensare alla prossima stagione, dato che non manca così tanto al suo inizio.