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Massimo Ranieri, un napoletano che non sapeva nuotare

Massimo Ranieri, nato Giovanni Calone, ha avuto una lunga vita di successi; cantante, attore, doppiatore, regista e conduttore televisivo napoletano, ha cambiato la storia della musica melodica del panorama italiano.

Nato a Napoli il 3 maggio del 1951, inizia già in giovane età a guadagnarsi da vivere, per aiutare i genitori che si trovavano in condizioni economiche difficoltose.

È lo stesso Ranieri che attraverso un aneddoto racconta come abbia iniziato a cantare, ovvero per sfuggire a dei ragazzi che, sapendo che non sapeva nuotare, lo avrebbero gettato in mare se non lo avesse fatto.

La sua carriera inizia intorno agli anni Sessanta, quando mentre cantava in un bar, viene notato dal discografico Gianni Aterrano che gli propone di diventare la spalla di Sergio Bruni facendolo partire, appena tredicenne, per gli Stati Uniti.

Dal quel momento inizia l’ascesa nel mondo dello spettacolo di un giovane Massimo Ranieri che all’età di 17 anni, debutta per la prima volta a Sanremo con i Giganti e il brano Da bambino. 

Nel 1969 torna nuovamente sul palco dell’Ariston con ‘Quando l’amore diventa poesia’, insieme a Orietta Berti e nello stesso anno partecipa al Cantagiro con una delle sue canzoni più famose, ‘Rose rosse’.

Conquista velocemente il pubblico italiano scalando le classifiche con canzoni come ‘Rose rosse’ ma anche ‘ Se bruciasse la città’ e la sua versione de ‘O sole mio’.

Nel 1970 esordisce ne mondo del cinema girando ‘Metello’, diretto da Mauro Bolognini, per cui vince il David di Donatello e il Premio Internazionale della Critica, dando così inizio alla sua carriera da attore.

Proprio durante la carriera di attore collabora con molte personalità illustri del mondo dello spettacolo come Vittorio De Sica, sotto la cui regia registra dal vivo l’album ‘O sudato ‘nnammurato’ con canzoni del repertorio classico napoletano, o affiancando Renato Pozzetto ed Edwige Fenech nel film del 1979 dal titolo ‘La patata bollente’.

Verso la fine degli anni Ottanta arriva al culmine della sua carriera, vincendo a Sanremo con la canzone ‘Perdere l’amore.

Tra gli anni Novata e Duemila, Massimo Ranieri diviene una vera istituzione del panorama artistico italiano, alternandosi tra tv, teatro e musica con risultati straordinari.

Ad oggi, nonostante vi siano stati anni di inattività, Ranieri resta sempre uno dei volti che hanno fatto brillare il panorama nostrano.

All’inizio di questo 2020, Ranieri ha anche preso parte, con un cameo, al film ‘Odio l’estate’ del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, e nella cui colonna sonora vengono incluse alcune sue canzoni.

Inoltre, quest’anno, è stato ospite al Festival di Sanremo, duettando con Tiziano Ferro il brano Perdere l’amore.

In un’intervista, Ranieri parlò dell’uscita del suo nuovo album che sarebbe dovuta avvenire a maggio ma che invece è slittata a settembre 2020 a causa della recente emergenza sanitaria del Covid 19.