Oggi il premier Mario Draghi ha tenuto un intervento alla Camera per riferire dell’incontro con i vertici UE riguardo il conflitto Russia Ucraina: “L’offensiva ha già colpito in modo tragico la popolazione ucraina: il Ministero dell’Interno ucraino registra vittime civili. Le immagini a cui assistiamo – di cittadini inermi costretti a nascondersi nei bunker e nelle metropolitane – sono terribili e ci riportano ai giorni più bui della storia europea. Si registrano lunghe file di auto in uscita da Kiev e da altre città ucraine, soprattutto verso il confine con l’Ue“.
“In seguito all’invasione russa degli scorsi giorni, nel Consiglio Europeo di ieri abbiamo approvato misure molto stringenti e incisive, che erano in preparazione da settimane. I relativi atti legislativi sono discussi in queste ore a Bruxelles, e per questo non posso renderne conto in modo esaustivo. Saranno finalizzati e adottati in tempi rapidissimi. Martedì ritornerò sul tema“, ha concluso il premier riguardo le sanzioni.
L’Italia è, rispetto alle sanzioni per la Russia, allineata con gli altri paesi europei: “l’Italia è perfettamente in linea con gli altri Paesi dell’Unione Europea, primi tra tutti Francia e Germania. Le misure sono state coordinate insieme ai nostri partner del G7, con i quali condividiamo pienamente strategia e obiettivi“.
“Stiamo definendo un pacchetto da 110 milioni di euro di aiuti finanziari all’Ucraina a scopi umanitari e di stabilizzazione macro-finanziaria“, ha poi aggiunto il Presidente del Consiglio. Nel pomeriggio si terrà un vertice NATO.
Mario Draghi si commuove parlando di Zelenski: “È nascosto a Kiev”
Draghi sembra visibilmente emozionato nel corso del suo intervento alla Camera. In riferimento al presidente ucraino Zelenski ha spiegato: “Zelensky è nascosto a Kiev da qualche parte, ci ha detto che non ha più tempo. Stamattina mi ha cercato ma non è stato possibile telefonarci“.
Proprio questa mattina, in un videomessaggio, il capo dello Stato ucraino aveva riferito di essere l’obiettivo numero uno, insieme con la sua famiglia, dei sabotatori russi infiltrati. Nonostante i terribili rischi, però, il presidente è rimasto nella capitale dell’Ucraina.
Commosso ha così affermato: “Con Zelensky avevamo fissato una telefonata per questa mattina alle 9:30 ma non ci siamo potuti sentire, perché il presidente è stato impossibilitato“.
In merito al conflitto, Draghi ha spiegato: “Le operazioni rischiano di prolungarsi fino alla distruzione del sistema difensivo ucraino. Il Governo russo ha avanzato la proposta di trattative dirette con il governo ucraino, e confermato che l’obiettivo è neutralizzare e demilitarizzare l’Ucraina. Non risulta al momento un riscontro ucraino“.
L’ambasciata italiana in Ucraina è ancora attiva, riferisce Mario Draghi: “L’ambasciata italiana a Kiev è aperta, pienamente operativa, e mantiene i rapporti con le autorità ucraine, in coordinamento con le altre ambasciate, anche a tutela degli italiani residenti. L’ambasciata resta in massima allerta ed è pronta a qualsiasi decisione. Abbiamo già provveduto a spostare il personale in un luogo più sicuro“.