Mario Draghi, il nuovo Presidente del Consiglio incaricato da Sergio Mattarella, oggi è stato protagonista del secondo giorno di consultazioni.
Mario Draghi: non tutti i Partiti gli esprimono sostegno
Dopo aver incontrato le delegazioni del Gruppo per le autonomie del Senato e di Liberi e Uguali, il presidente incaricato ha ricevuto Italia Viva.
Proseguirà, come da calendario, con Fratelli d’Italia, Partito Democratico e Forza Italia (senza Berlusconi, che ha annunciato la sua assenza).
L’ultimo appuntamento in agenda è previsto per domani pomeriggio, con la Lega di Matteo Salvini.
Dopo aver incontrato alcuni dei rappresentanti di Italia Viva, i quali hanno espresso l’incompatibilità di allearsi con forze come Lega e Destra, oggi pomeriggio è toccato ai membri del PD, pronto a diluire i malesseri interni e a dare il proprio consenso al Governo Draghi.
Una situazione ingarbugliata, e oggi per il neo-scelto Presidente, sono arrivati i primi NO.
Giorgia Meloni infatti, al termine del colloquio con Mario Draghi, ha ribadito di non voler sostenere tale scelta di Governo.
“Abbiamo ribadito a Draghi che FdI non voterà la fiducia al suo governo, una scelta che non ha a che fare con un pregiudizio nei suoi confronti. Ma l’Italia non è una democrazia di Serie B”, ha dichiarato la Meloni, sottolineando la necessità di andare quanto prima al voto, prima del semestre bianco durante il quale non si potrà votare.
Una situazione difficile quella dell’ex presidente della Bce, all’epoca fortemente voluto da Silvio Berlusconi, come egli stesso ha più volte sottolineato, che non riesce ad ottenere la fiducia di tutte le forze politiche.
Uno scenario politico incrinato tra favorevoli e contrari
Un’apertura nei confronti di Draghi, è arrivato da Forza Italia, nella persona di Antonio Tajani, che ha dichiarato di sostenere un esecutivo con l’ex Presidente della Bce.
È pur vero che il momento sociale non è assolutamente facile, così come mettere d’accordo tutti i partiti, si rivela sempre più complicato.
Se Mario Draghi ha subito accettato (dopo meno di un’ora) l’incarico datogli dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, più lunga è la trafila di carattere politico, per ottenere la fiducia.
Tanti i temi e le intenzioni proposte dal neo-scelto, ma altrettanto numerose sono le dispute interne ai partiti.
Inoltre, nelle ultime ore si registrano forti tensioni, e se il Centrodestra si rivela compatto, il Partito Democratico si apre a nuove unioni, il Movimento cinque stelle sembra scindersi al proprio interno.
Dalle ultime indiscrezioni sembrerebbe che il tanto bramato ed ormai ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, congedatosi con il garbo ed educazione che lo hanno sempre contraddistinto, in realtà si appresti a diventare il Vice di Draghi.
Una soluzione che piacerebbe molto al Movimento cinque stelle, nonostante i malumori interni di quanti vedono nella figura di Mario Draghi, un Presidente tecnico inadatto in questo momento.
Decisivo per chiarire i contorni politici dell’Italia, sarà domani, giorno dell’ultimo incontro del primo giro di consultazioni, con la Lega di Matteo Salvini; il leader della Lega, nelle ultime ore ha dichiarato di “Non voler fare da appoggio al Governo, ribadendo la necessità di andare alle elezioni il prima possibile”.
Grandi sfide e compiti ardui aspettano il prossimo Presidente del Consiglio, che sia Draghi o qualcun altro. Come il neo-scelto dal Presidente Mattarella, ha dichiarato: “La consapevolezza dell’emergenza richiede risposte all’altezza della situazione. Bisogna vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, rilanciare il Paese: sono le sfide che ci aspettano”.
Ora come non mai, l’Italia ha bisogno di unità, che per il momento sembra non esserci, soprattutto tra i partiti politici intervenuti sino ad oggi.
La situazione sociale e sanitaria che va avanti oramai da quasi un anno, ha nettamente deteriorato le risorse del Paese, che affanna anche dal punto di vista economico.