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Mare fuori: storie di riscatto e di speranza

Mare fuori è la serie più vista è discussa del momento, tantissimi coloro che non perdono una puntata.

La prima puntata, trasmessa in streaming, è stata vista da 12 milioni di spettatori in 24 ore e dato l’enorme successo gli attori interpreti della fortunatissima serie sono stati ospiti a Sanremo.

La trama di Mare fuori si incentra sulle vicende di un gruppo di ragazzi detenuti all’interno di un carcere minorile di Napoli.  La storia ha inizio  il giorno in cui Carmine Di Salvo (interpretato da Massimiliano Caiazzo) e Filippo Ferrari (interpretato da Nicolas Maupas) vengono arrestati e condotti in carcere, a Nisida.

Mare fuori: al di là di ogni pregiudizio  

Tanti i temi trattati nel corso delle puntate, non solo criminalità organizzata, ma anche di amicizia, problemi sociali, riscatto e amore.

Ciò che sicuramente fa più discutere, come detto inizialmente è la questione – criminalità – che rappresenta un’etichetta per Napoli dalla quale è difficile allontanarsi. La città partenopea è rappresentata dalla delinquenza, che indubbiamente ne è una componente attiva, come in ogni altro Paese, ma è anche altro… un tripudio di bellezza, storia, cultura, identità.

A tal proposito, la sigla della serie, il brano “O mar for”, parla proprio di riscatto e speranza e di quanto sia importante non rinunciare ai propri sogni.

Napoli è anche tutto questo. È speranza, desiderio di un futuro migliore che possa dare ancora più vivacità alla città.

Mare fuori ha fatto luce sulle condizioni degli istituti penitenziari minorili e sulla condizione degli adolescenti reclusi, sui loro sentimenti, il loro lato umano, spesso timoroso.

I protagonisti di Mare fuori assumono atteggiamenti e comportamenti positivi, che socialmente rappresentano un importantissimo modello da seguire ma anche un barlume di speranza nella vita fuori dalle mura circondariali.

Il “mare fuori” è ciò che gli adolescenti della fortunatissima fiction aspettano di rivedere, quello in cui perdere lo sguardo fissando l’orizzonte, ma anche l’acqua in cui tuffarsi, una sorta di – catarsi – che li apre ad una nuova esistenza.
Ragazzi deboli ma saldamente legati da un’amicizia che non avrà fine, da paure e timore condivisi, dall’appartenenza ad una città, Napoli, che ha tanto da offrire… oltre ogni forma di criminalità, un mare di opportunità tra le quali scegliere.