Una chiesa gremita di persone, un silenzio tombale, tante lacrime a cementare un momento in cui il dramma prende forma e diventa realtà, per l’intera città di Marcianise, in provincia di Caserta.
Gennaro De Renzo, un bambino di soli 3 anni, è volato in cielo. Oggi, in chiesa, a dargli l’ultimo saluto c’erano tutti: amici, parenti, passanti, ma soprattutto persone. Persone unite da un unico collante: la sensibilità ed il rispetto per una vita, stroncata prematuramente.
La storia di Gennaro
Il bambino era ricoverato presso l’ospedale Santobono di Napoli da qualche giorno, dopo un malore improvviso, avuto nella sua casa di Marcianise, è stato portato d’urgenza al nosocomio, dove gli sono state prestate le prime cure. Gennaro non ce l’ha fatta, è morto ieri, un brutto male lo ha strappato dalle braccia di chi lo amava. Chi lo conosceva lo ricorda come un bambino energico, gentile e di rara bellezza.
Nelle ultime ore i social network si sono riempiti di messaggi di cordoglio e vicinanza rivolti alla famiglia. L’intera comunità di Marcianise, nel casertano, piange questa giovane vita.
L’ultimo saluto all’ angelo di Marcianise
Durante la celebrazione, avvenuta alle 15 nel Duomo della città, il bambino è stato ricordato da alcuni familiari e dallo stesso parroco, che lo aveva battezzato.
All’uscita della chiesa amici e parenti si sono stretti attorno ai genitori durante l’ultimo saluto. Tante lacrime, esternazioni, tanta incredulità. Un momento denso di emozioni contrastanti, ambivalenti, nel quale i presenti hanno partecipato.
La comunità di Marcianise si è organizzata per l’ultimo, simbolico saluto. Una serie di palloncini, fatti volare in cielo, per ricordare questo angelo che da oggi ci guarderà dall’alto.
Una terribile perdita che colpisce, non solo una famiglia, bensì un’intera comunità. Nella tragedia, nell’orrore di una vita stroncata e di una morte prematura, c’è stato spazio anche per tanta vicinanza, affetto e sostegno a chi, in queste ore, sta soffrendo.
L’ultimo saluto a Gennaro, un angelo volato in paradiso. Un’intera città lo piange, ma non lo dimenticherà.