Era il 13 dicembre del 1903 ed Italo Marchioni idea il primo brevetto del cono gelato.
L’invenzione è appunto affidata ad Italo Marchioni, marchigiano d’origine che nel XIX secolo emigrò negli Stati Uniti, prima soggiornò a Filadelfia e poi si stabilì definitivamente a New York.
Marchioni era conosciuto per le strade di New York grazie alla vendita dei ghiaccioli a limone serviti in bicchierini di vetro.
Malgrado l’ottima vendita, per il venditore si faceva sempre più insistente il problema proprio dei bicchierini di vetro: spesso si rompevano oppure i clienti non li riportavano indietro, di conseguenza cominciò ad esserci più perdita che guadagno.
La necessità di sostituire i bicchierini di vetro portò inizialmente all’alternativa dei fogli di carta, a forma di cono ovviamente. Anche per quest’idea il cono ebbe successo, ma Marchioni si adoperò per avere un sostituto che fosse commestibile, e che si unisse perfettamente al gusto del gelato.
Ecco che Marchioni crea la cialda, piegata in forma di cono, perfetta per essere usata come contenitore per il gelato.
Il successo del cono per il gelato fu enorme, tant’è che Marchioni poté addirittura costruire una fabbrica, situata ad Hoboken, per la fabbricazione.
Nel 1913 Marchioni, che da poco gli era stato riconosciuto il brevetto del cono gelato, fu travolto dall’accusa, da parte della Valvona-Marchiony Company, società che era presieduta da Frank Marchioni, cugino di Italo, che possedeva un negozio di gelati a New York, e da Antonio Valvona, che anch’egli nel 1902 aveva brevettato negli USA un forno per produrre “coppe di biscotto per gelati“.
La controversia gettò un’ombra nella vita di Marchioni, soprattutto perché durante il processo ammise di esser stato un socio di Frank; il giudice allora reputò l’invenzione di Italo sostanzialmente una copia di quella di Valvona. Ciononostante, l’attribuzione di invenzione della cialda a forma di cono non venne mai risolta.
Nel corso del tempo l’idea del cono è stata più volte ripresa ed anche migliorata. La diffusione su scala industriale dei coni iniziò nel 1912, e l’introduzione di una macchina che effettuasse tale operazione, brevettata da Frederick Bruckman, segnò la svolta di successo della società Nabisco, ancora oggi tra i principali produttori di biscotti e snack del mondo.
Un’altra idea fu quella di un certo Spica, titolare di una ditta napoletana produttrice di gelati: il problema della cialda era che questa veniva quasi rapidamente resa molla dal composto freddo del gelato, e quindi o lo si mangiava in poco tempo oppure questo veniva perso in poco tempo. Quindi ideò un composto all’interno della cialda che mantenesse intatto il biscotto ( un composto di olio, zucchero e cioccolato).