Marcel Proust è stato un famoso scrittore e saggista francese, vissuto a Parigi tra la fine dell’800 e l’inizio del 900.
Nasce come traduttore di testi per poi avvicinarsi al mondo dei romanzi. Egli è considerato uno tra gli scrittori francesi più importanti e influenti. Infatti, la sua fama è legata alla potenza espressiva della sua originale scrittura ed al modo in cui egli descriveva i ricordi e i sentimenti dell’uomo. La prova schiacciante di ciò è sicuramente la sua opera più importante: À la recherche du temps perdu.
L’opera tratta varie tematiche che racchiudono tutto il pensiero letterario di Proust. Tra queste, il ritrovamento del tempo perduto, il pensiero del passato e il ricordo.
Il ritrovamento dei manoscritti
Ieri, 1 Aprile 2021, sono stati pubblicati per Gallimard i ’75 Feuillets et autres manuscrits inédits’ di Marcel Proust. Una serie di manoscritti, considerati le origini dell’opera più famosa dello scrittore. Questi documenti sono stati nascosti e custoditi per circa 70 anni dall’editore Bernard de Fallois e rivenuti dopo la sua morte avvenuta nel 2018.
Successivamente, i manoscritti sono stati analizzati e pubblicati da Éditions Gallimard, una delle più grandi case editrici francesi.
Si spera, che i manoscritti arrivino anche ai lettori italiani. Proust è stato amato anche in Italia, basti pensare che la Recherche du Temps Perdu venne tradotta da Natalia Ginzburg. La scrittrice, ci mise 8 anni per portare a termine la traduzione. Il primo volume, uscì per Einaudi nel 1946.
Sulla notizia, non potevano mancare le dichiarazioni di Jean-Yves Tadié, scrittore considerato tra gli esperti della storia di Proust. L’autore ha dichiarato che ‘E’ un po’ come quando cerchi la fonte del Nilo o della Senna, ti commuovi per quel ruscelletto che scorre sotto una roccia e dal quale sfocerà qualcosa di assolutamente diverso ed immenso…’ Il ritrovamento di questi quaderni mai rinvenuti ma di cui si conosceva l’esistenza, è considerato un evento straordinario per la letteratura.